Il mondo educativo e pedagogico sta attendendo l'approvazione della legge Iori. L'attesa è così sentita, che già si stanno organizzando in tutta Italia degli incontri per discutere sui possibili scenari post Iori. Tra gli argomenti principe, sicuramente la presenza dell'educatore e del pedagogista nelle scuole di ogni ordine e grado. Ora, in merito sono arrivate le ultime comunicazioni della deputata del PD.

Legge Iori si discute in Senato l'11 ottobre

Vanna Iori dal suo profilo Facebook ha fornito gli ultimi aggiornamenti su questa legge tanto attesa.

Infatti, ha dichiarato che la proposta di legge n. 2443 verrà discussa in Senato martedì 11 ottobre in VII Commissione e chesarà il primo appuntamento del giorno. La senatrice Francesca Puglisi sarà la relatrice.

Intanto, le associazioni, tra cui l'APEI, richiedono a tutti gli iscritti, ma anche a coloro che sono interessati alla realtà educativa e pedagogica, di inviare una mail al Senato per 'una celere approvazione della legge'. Il presidente dell'associazione, Alessandro Prisciandaro, ha indicato il contenuto e gli indirizzi mail a cui inoltrare la mail. Il contenuto del messaggio è visualizzabile sul gruppo Facebook dell'associazione.

Non tutti sono d'accordo

Recentemente è stata pubblicata su 'Change.org' la petizione contro l'approvazione del disegno di legge n.

2443, denominata: 'No legge Iori: gli psicologi e gli assistenti sociali non potranno più fare gli educatori'. Il manifesto è stato motivato dal fatto che si trova ingiusto che solo chi ha conseguito la laurea L-19 in Scienze dell'Educazione e della Formazione potrà ricoprire la posizione di educatore socio-pedagogico.

Precedentemente questa posizione poteva essere ricoperta anche dallo psicologo e dall'assistente sociale, perché le loro lauree risultavano equipollenti.

Ora il promotore della petizione chiede ai suoi colleghi di firmare la petizione, affinché gli psicologi e gli assistenti sociali possano continuare a ricoprire anche questo ruolo.

Ovviamente, tempestiva è stata la reazione del mondo educativo e pedagogico. Alessandro Prisciandaro ha espresso chiaramente il suo disappunto: 'Chi di voi si è laureato in psicologia per diventare educatore? Ormai è noto che per gli psicologi fare gli educatori risulta un ripiego per guadagnare un magro stipendio. In questo modo, viene danneggiato sia il nostro che il vostro futuro'.