Matteo Renziha attaccato duramente la risoluzione dell'Unesco riguardante ilmonte del tempio. Non solo. Fatto ancora più significativo e degno di attenzione è che abbia dichiarato di essere pronto a "rompere con l'Unione Europea" su questo punto.

C'era una volta l'ipotesi di Israele come membro dell' UE

Sono davvero lontani i tempi in cui si discuteva, nell'area politico-culturale dei Radicali e anche in alcuni settori di Forza Italia, unitamente a qualche gruppuscolo di intellettuali blairiani, presenti soprattutto nella redazione del giornale "Il Riformista", della possibile presenza di Israele nell'ambito della Unione Europea.

La Bonino si spese molto per questo progetto, che non andò mai in porto.

Oggi l'europa e anche l'Italia, astenendosi, rifiutano addirittura i fondamenti della storia di Israele. I fatti sono noti. Matteo Renzi si è infuriato contro la risoluzione dell'Unesco, che ha penalizzato gravemente Israele. Scontate le reazioni da parte israeliana. Meno scontate le reazioni, del tutto ragionevoli e culturalmente documentate, di Renzi.

Renzi difende Israele perché vuole difendere l'Occidente

Renzi ha chiara una realtà: attaccare Israele significa attaccare l'occidente nei suoi fondamenti non solo religiosi, visto che le nostre radici cristiane e anche laiche provengono da quella terra, ma anche culturali.

Perché la stessa Europa molto deve a Israele e quanto gli ebrei hanno subito per mano di europei è ancora oggi un fatto di incalcolabile portata storica, con tutte le sue conseguenze. Non cancellabili da una risoluzione Unesco.

Renzi critica anche l'Italietta che non si schiera

Renzi fa anche di più: critica l'Italia o l'Italietta, in questo caso, che va "in automatico", vota a scatola chiusa, senza soppesare le conseguenze di questo gesto.

Si tratta, a suo modo di vedere, di "un errore". Un errore che rema, tra l'altro, proprio contro il governo.

Pensare insomma che le risoluzioni contro Israele servano a pacificarci di più con il mondo islamico, così sembra riflettere Renzi, è un errore marchiano, dal punto di vista culturale e infine storico-politico.

Renzi si è detto pronto a "rompere" con questa Europa e credo alla sua memoria in qualche modo siano giunte, magari di rimbalzo, alcune battaglie dei Radicali, come quelle descritte sopra.

Certo è che Israele, così annota fra le righe Renzi, è parte integrante dell'Occidente e l'Europa o sta con l'Occidente o semplicemente non è.

Una posizione, questa, culturalmente ben argomentata e degna di un uomo politico occidentale che ha chiare le radici della nostra civiltà.