EMG, per conto del TG La7, ha pubblicato nuovi Sondaggi politici. I dati emersi dall’ultima rilevazione effettuata, vedono il Partito Democratico allungare sugli inseguitori. Di questa situazione ne beneficia Matteo Renzi, anche per la questione del referendum costituzionale. A tal proposito, infatti, si registra un incremento dei ‘sì’, mentre c’è un deciso calo degli indecisi. La situazione muterà ulteriormente man mano che si avvicinerà il 4 dicembre 2016, giorno in cui gli italiani saranno chiamati ad esprimere il proprio voto nella consultazione popolare.

Tornando ai singoli partiti, c’è da segnalare la perdita del Movimento 5 Stelle e della Lega Nord. Di seguito analizzeremo più nel dettaglio le percentuali di tutti e le variazioni rispetto alla volta scorsa.

EMG: Forza Italia sale, Lega Nord ancora giù

In testa abbiamo il Pd con il 31,5%. Il primato viene consolidato dal partito di Governo per l’incremento dello 0,8% rispetto alla settimana precedente. Il vantaggio sul M5S va così ad ampliarsi. I pentastellati si trovano al 29,6%, con una flessione dello 0,6%. Terza posizione per Matteo Salvini, che con la sua Lega Nord è attestato al 12,3% (-0,5%), mentre Forza Italia si tiene in scia con l’11,3% (+0,5%). Lieve perdita (-0,1%) per Fratelli d’Italia con Alleanza Nazionale, quotati al 4,1%, mentre Sinistra Italiana incrementa il proprio valore (+0,2%), portandosi al 4%.

Rimane stabile al 3,4% l’area popolare formata da Nuovo Centrodestra e Unione di Centro, mentre gli altri partiti sono al 3,8% (-0,3%). Nel complesso, troviamo il CDX al 27,7%; dunque, fuori dal ballottaggio.

Lo scenario che si andrebbe a creare al secondo turno elettorale di ipotetiche elezioni politiche, vede il partito del Premier sconfitto dai grillini 53,2% a 46,8%.

EMG ha messo a confronto questi due anche con il CDX ed emerge che in entrambi i casi la sconfitta è per il listone di centrodestra: 58,3% a 41,7% contro il M5S e 53,3% a 46,7% contro il PD. Chiudiamo con le stime di voto relative al referendum costituzionale. Avanti c’è il ‘no’ con il 37% (+0,7%), mentre il ‘sì’ si trova al 33,8% (+1,5%).

Il gap si è ridotto, ma ancora ci sono diverse lunghezze di distanza. Decisivo potrebbe essere convincere gli indecisi, che attualmente sono stimati al 29,2%. Gli astenuti sono al 42,3%. Prima di lasciarvi, vi invitiamo a seguirci per ricevere altri aggiornamenti sui sondaggi elettorali.