"Inadeguato", "inesperto", "imprevedibile". È il mantra anti-Trump della stampa statunitense, soprattutto le testate che fanno opinione come il "New York Times"o “USA Today”. Senza contare il recente sostegno incassato da Hillary Clinton e definito “storico” da parte di “The Atlantic” che nei suoi 159 anni di storia ha appoggiato apertamente soltanto Lincoln nel 1860 e Johnson nel 1964. Il noto magazine è andato giù pesante definendo Donald Trumpil candidato meno adatto alla presidenza degli ultimi 227 anni” ed usando epiteti come “demagogo”, “razzista”, “ignorante”, “bugiardo” e “sessista”.

Non a caso abbiamo lasciato per ultima questa accusa, perché proprio un episodio di evidente sessismo potrebbe infliggere al ‘Titanic’ del candidato repubblicano il colpo più forte, quello dell’affondamento. Ed in seno al Partito Repubblicano, a distanza di mesi dalla convention nella quale i vertici hanno dovuto giocoforza mal digerire l’investitura di Trump sancita dalle trionfali primarie, si torna a parlare di una possibile sostituzione. Sarebbe clamoroso, considerato che siamo al rush finale ad un mese di distanza dal voto presidenziale.

Il video pubblicato dal Washington Post

Il video in questione risale al 2005, quando Donald Trump aveva sposato da pochi mesi la sua attuale consorte, la modella slovena Melania Knauss.

Il magnate newyorkese parla di donne in quella che, a tutti gli effetti, ha i toni di una tipica “discussione da bar tra uomini” in cui vengono utilizzati termini piuttosto volgari. Giunto sul set di una trasmissione televisiva, Trump parla del fallito tentativo di seduzione nei confronti di una donna il cui nome, nel video, viene censurato.

La volevo sc.. e ci ho provato in tutti i modi – dice – come con una prostituta ma non ci sono riuscito”. In un altro passaggio del video, “The Donald” incontra l’attrice Arianne Zucker e dice di dover “mangiare delle caramelle, nel caso riesco a baciarla. Sono attratto dalla bellezza e ci provo sempre. Quando sei una star te lo fanno fare, puoi fare di tutto”.

Manna dal cielo per Hillary Clinton che ha idealmente chiamato a raccolta tutte le donne americane. “Non possiamo permettere che costui diventi presidente”, ha twittato l’ex first lady. Le pubbliche scuse di Trump sembrano quelle del bambino sorpreso con le mani sporche di marmellata. “Ho sbagliato e mi scuso, prometto di essere un uomo migliore”. Nella sua nota ufficiale c’è un tenue tentativo di passare al contrattacco, bersaglio l’ex presidente Bill Clinton che potrebbe essere il primo “first husband” della storia americana. “Anni fa su un campo da golf mi disse cose ben peggiori”.

I vertici del GOP: ‘Osceno e disgustoso’

Ma ad essere indignati dallo “scoop” del Washington Post sono anche i vertici del Grand Old Party alle cui narici inizia a farsi troppo forse l’odore della disfatta elettorale.

Il leader repubblicano Reince Preibus e lo speaker della Camera, Paul Ryan, hanno bollato le frasi di Trump come “oscene”, affermando di sentirsi “disgustati”. In realtà sono tutte figure politiche che sostengono l’eccentrico miliardario per forza di cose, ne avrebbero fatto volentieri a meno e ne farebbero a meno anche oggi, tanto da ventilare l’ipotesi di una clamorosa sostituzione in dirittura d’arrivo. Il salvatore della patria repubblicana sarebbe il candidato vice presidente, Mike Pence. Ad essere sinceri questa possibilità è stata suggerita da John Huntsman, ex governatore dello Utah e candidato alle primarie nel 2012 ma non sarebbe del tutto sgradita ai pezzi da novanta del partito. L’impressione è che l’America “razionale”, composta da politici, intellettuali, giornalisti navigati ed anche noti personaggi del mondo del cinema e della musica, abbia ormai fatto fronte unico.

Difficile, a conti fatti, che uno dei candidati alla presidenza più discussi e discutibili di sempre riesca a reggerne l’urto ed i sondaggi che vedono crescere il vantaggio di Hillary Clintonstanno confermando questo scenario.