Alle 22.29 del 25 novembre 2016 si è spento il Comandante in capo della Rivoluzione Cubana, a darne l'annuncio al popolo, trattenendo a stento le lacrime, il fratello Raul con un comunicato trasmesso in diretta televisiva, annunciando, altresì, 9 giorni di lutto nazionale.

Il governo italiano, per bocca del ministro Gentiloni, annuncia la sua presenza ai funerali previsti per il giorno 4 dicembre nel cimitero di Santa Ifigenia, nella città di Santiago de Cuba.

Castro, che aveva compiuto 90 anni lo scorso 13 agosto, era alla guida del paese sud americano dal 1959 quando, alla testa del movimento rivoluzionario, insieme a Ernesto Che Guevara, riuscì a rovesciare la dittatura di Batista che lo governava.

«Dolore, ma sapevamo che questo doveva succedere», ha dichiarato alla rete Univision Emma,sorella di Fidel, sesta figlia della coppia dei genitori dei fratelli Castro, Angel Castro e Lina Ruz.

Personaggio controverso, Castro, considerato un eroe da taluni e un sanguinario dittatore da altri, nei suoi sessant'anni da assoluto protagonista alla guida del paese caraibico, seppe opporsi tenacemente allo strapotere degli Stati Uniti d'America fino a far subire, al suo paese, un pesantissimo embargo durato diversi decenni ed un duro attacco militare, denominato della 'Baia dei Porci', finanziato e coordinato dalla Cia.

Con il suo indiscutibile carisma ed una grande abilità oratoria, il Comandante, in breve tempo, e diventato il protagonista di numerose leggende metropolitane.

"Non Commette mai errori", "Non Dorme Mai", "E' un uomo che non dimentica nulla ed è capace di entrarti dentro solo con lo sguardo", queste e tante altre sono le leggende che i cubani riportano, con gli occhi lucidi, e che riguardano il loro compagno Fidel.

Colpito dalla malattia, nel luglio del 2006, ha ceduto il potere nelle mani del fratello Raul, il quale, cambiando la linea politica del paese, ha traghettato i cubani verso una nuova apertura nei confronti del mondo.

Negli Stati Uniti la comunità anti castrista ha esultato alla notizia della morte dell'odiato Fidel, proprio mentre la gente di cuba inneggiava al celeberrimo grido "Hasta la Victoria Siempre".