Non il varo di amnistia o indulto, come chiedono Papa Francesco e i radicali, ma la riforma del sistema penitenziario contenuta in un disegno di legge all'esame di Palazzo Madama. Così il Governo Renzi, che ha già dato vita al decreto svuotacarceri e alla depenalizzazione dei reati dopo l'approvazione della nuova legge sulle pene alternative alla detenzione carceraria e la messa in prova ai servizi sociali, intende affrontare il problema del sovraffollamento carceri ancora tutt'altro che risolto.

Carceri, Orlando: ecco come si può rispondere all'appello del Pontefice

La risposta politica e istituzionale al nuovo solenne appello del Pontefice per un atto di clemenza nei confronti dei detenuti "per noi - ha ribadito oggi il ministro della Giustizia Andrea Orlando secondo quanto riporta l'Ansa - è la riforma del sistema penitenziario". Il guardasigilli ripetuto sostanzialmente quanto anticipato a Porta a Porta su Rai 1 due giorni fa rispondendo oggi ai giornalisti a margine di un incontro sulle carceri organizzato da "Il Cortile dei Gentili" a Montecitorio. Il ddl sulla giustizia penale che include la revisione dell'ordinamento penitenziario è all'esame del Senato della Repubblica e "spero - è l'appello che il guardasigilli rivolge ai senatori - che venga approvata al più presto".

Papa Bergoglio, in più occasioni, ha chiesto ai governi un atto di clemenza per i carceri nella ricorrenza del Giubileo straordinario della misericordia. Appelli che finora sono rimasti senza risposta da parte della politica e delle più alte cariche dello Stato.

Il Governo Renzi continua ad essere contrario ad amnistia e indulto

Quello lanciato dal Pontefice nei giorni scorsi in occasione del Giubileo dei carcerati, secondo il ministro Orlando, non è stato un appello per indulto e amnistia tout court ma "una richiesta più articolata". Secondo l'interpretazione dell'esponente del Governo Renzi Papa Francesco ha chiesto in qualche modo "di tenere conto - ha detto - della condotta dei detenuti".

Dunque, nella riforma del sistema penitenziario, ha sottolineato Orlando, "vi è una forma per riconoscere la buona condotta". Sconti di pena per buona condotta peraltro già previsti dall'ordinamento penitenziario. Il guardasigilli ha ribadito oggi che l'atto di clemenza auspicato da Bergoglio "non deve essere ristretto - ha sottolineato - all'amnistia o all'indulto". In realtà, va detto il Papa non ha parlato però di "detenuti meritevoli" come dice Orlando, ma di "un atto di clemenza verso quei carcerati - sono le parole pronunciate da Bergoglio in occasione del Giubileo dei carcerari celebrato a San Pietro - che si riterranno idonei a beneficiare di tale provvedimento", infatti un eventuale provvedimento di amnistia e indulto generalmente non viene concesso a tutti i detenuti ma solo a quelli "idonei a beneficiare di tale provvedimento".

Di certo c'è che il Governo Renzi non sembra per niente intenzionato a cambiare rotta su amnistia e indulto pur confermando la volontà di voler lavorare per misure "ordinarie" e non "straordinarie" di clemenza che in qualche maniera possano dare risposta ai ripetuti appelli del Papa in favore dei detenuti.