L'8 novembre gli elettori americani hanno eletto Donald Trump come nuovo presidente degli Stati Uniti, mentre è risultata sconfitta la democratica Hillary Clinton. Sia Hillary Clinton che Donald Trump hanno presentato il loro programma elettorale ad agosto a Detroit, capitale dell'industria automobilistica. I primi cento giorni alla Casa Bianca saranno per Trump fitti di impegni: sempre che mantenga le promesse fatte.

Dovrebbe costruire un muro ai confini con il Messico, cacciare dagli Stati Uniti 2 milioni di clandestini, punire con cinque anni di carcere chi tenta di entrare illegalmente negli Stati Uniti, rompere diversi accordi e trattati di stato internazionali, fare guerra commerciale alla Cina, considerata avversaria commerciale degli Stati Uniti, abolire la riforma sanitaria voluta da Obama, ridurre le tasse del 35%.

Trump vorrebbe rilanciare l'economia, creare nuovi posti di lavoro, sconfiggere la criminalità. Nel suo programma elettorale, Trump ha promesso di ridurre la pressione fiscale: le imprese americane non pagheranno più del 15% del reddito d'impresa, per rilanciare la crescita economica del paese ha inoltre promesso di ridurre il debito ed il deficit. Trump è protezionista, non vuole più infatti che gli interessi degli altri paesi siano anteposti a quelli dell'America. Per quanto concerne l'energia, per Trump bisogna puntare sui fonti fossili, quindi sul petrolio, per rilanciare l'economia e lo sviluppo.

Per quanto concerne la politica estera il tycoon promette di cercare di trovare maggior intesa e accordi con la Russia, sconfiggere l'Isis una volta per sempre, far pagare di più gli alleati Nato per la difesa.

Trump ha rovesciato ogni pronostico, e sarà a partire da gennaio il 45o presidente nella storia degli Stati Uniti d'America. Trump ha già 70 anni, e diventerà la prima persona anziana senza esperienza politica antecedente a diventare presidente. Va detto che Trump, uomo pragmatico e mecenate, ha conquistato il cuore degli americani.

Trump è riuscito nell'impresa di sconfiggere la potente Hillary Clinton. Trump ha detto di volersi farsi carico degli uomini "dimenticati".

Quello di Trump è indubbiamente un nuovo populismo, anche se ha riproposto i temi classici del partito repubblicano nell'era post-Reagan. I temi del partito repubblicano sono quelli del liberismo.

Allo stesso tempo le manifestazioni di protesta contro l'elezione del nuovo presidente in tutta la nazione americana hanno avuto il loro effetto di far capire che è un paese diviso. Tuttavia nonostante gli eccessi della campagna elettorale è prevedibile che Trump si confermi un presidente normale. Anche se dovesse mantenere tutti gli impegni presi in campagna elettorale sarebbe una bella rivoluzione. Il presidente americano neoeletto ha un curriculum d'eccezione, è infatti un ricco industriale e un uomo di successo.