In Germania pareri contrastanti per la vittoria di Donald Trump, il nuovo Presidente degli Stati Uniti d’America. C’è chi mostra preoccupazione, e c’è chi su twitter paragona il neo- presidente ad Adolf Hitler.

Angela Merkel su Trump: 'Nonostante le critiche offro collaborazione con gli Usa'

Prima della vincita alle elezioni come Presidente degli USA, Donald Trump, aveva criticato apertamente l’operato della cancelliera tedesca Angela Merkel, per le sue scelte prese in merito ai rifugiati siriani. “La Germania potrebbe essere distrutta dall’ingenuità della Merkel”, così aveva dichiarato Trump in un’intervista al New York Times.

Appreso l’esito delle elezioni, la cancelliera tedesca Angela Merkel, si dice disposta a voler offrire una possibilità al neo Presidente degli USA. ”La Germania e gli Stati Uniti sono legati da forti valori: l'accettazione dei diritti umani e l'uguaglianza di tutte le persone, indipendentemente dalla loro idee politiche, il loro colore della pelle o l'orientamento sessuale. Sulla base di questi valori – ha sottolineato la cancelliera - io offro a Donald Trump una stretta collaborazione su temi importanti, tra cui la lotta al terrorismo”.

La Merkel ha inoltre tenuto a sottolineare: “Riconosco l’influenza che gli Stati Uniti hanno al livello mondiale, sia dal punto di vista militare, economico e culturale.

A mio avviso questa è una grossa responsabilità. E oggi questa responsabilità gli americani hanno deciso di darla in mano a Donald Trump”.

Il sindaco di Berlino preoccupato

Il Sindaco di Berlino Michael Müller, invece, reagisce con sgomento alla vittoria elettorale di Trump. Non è affatto soddisfatto, e anzi si dice preoccupato: “Trump ha vinto con slogan retrogradi, razzisti e misogini.

Una società non dovrebbe permettere che populisti come Trump abbiano la meglio – e ha tenuto a sottolineare – stiamo parlando di un personaggio che ha vinto le elezioni dividendo un paese con espressioni di odio ed esclusione sociale”. Oltretutto Müller vede l’America come un paese che piuttosto che progredire, sta lentamente regredendo: “Trump ha avuto dalla sua parte la mobilitazione dell’America dei bianchi, come accadde negli anni sessanta con Kennedy, un paese dovrebbe opporsi a tutto questo”.

Preoccupato anche l'ambasciatore John B.Emerson

Anche l’Ambasciatore John Bonnell Emerson, dell’ambasciata americana a Berlino, scuote la testa incredulo al sol sentire il discorso di Trump sulla vittoria elettorale. Emerson non ha dormito la notte: "E’ stata una lunga notte" afferma. L’Ambasciatore ha sottolineato che “E’ quasi impossibile per un partito negli Stati Uniti vincere dopo due mandati di fila per la terza volta. Gli Stati Uniti sono un paese profondamente diviso, che non ha saputo tenere in considerazione la misura in cui la globalizzazione si sta diffondendo: ovvero in modo esponenziale”. E specifica: “ Trump, una persona che non ha mai avuto una carica pubblica, adesso è il nuovo presidente degli USA”.

Ad ogni modo, conclude Emerson “Nonostante tutto, nulla cambierà sui rapporti tra Germania e Stati Uniti.

Su Twitter Trump sarebbe il futuro Hitler

Intanto sui social network c’è chi, nei giorni scorsi, ha anche paragonato Donald Trump alla figura di Adolf Hitler.

“Votate il tizio con la voce grossa che odia le minoranze, e a cui non frega niente della democrazia. Che volete mai che succeda?”. Il messaggio è stato pubblicato su twitter, messo online da un tedesco che appare con il nome di Johan Franklin – si pensa uno pseudonimo- l’hashtag sarebbe #beentheredonethat.

Al messaggio segue “Firmato: il popolo tedesco”, un evidente paragone satirico alla campagna elettorale condotta dal dittatore tedesco.

L’Huffington Post, a riguardo, ha scritto che qualcuno dell’entourage di Trump sarebbe riuscito a scoprire il vero nome di Johan Franklin, e che lo avrebbe addirittura minacciato via mail.