Barack Obama come Piero Fassino? Pare proprio di si, almeno stando a un video che nelle ultime ore impazza sul web e nel quale si vede il presidente americano uscente scherzare su un possibile approdo di Donald Trump alla Casa Bianca. Un video che - anche in virtù di come sono andate a finire le cose - a molti ha ricordato la famosa 'profezia' lanciata dall'ex primo cittadino di Torino Fassino nei confronti di Chiara Appendino, all'epoca consigliera comunale del M5S e oggi sindaca del capoluogo piemontese.

Obama su Trump: "Farà grandi cose"

E' la sera del 30 aprile 2011 quando, in occasione della 'White House Correspondents dinner' - la tradizionale cena annuale tra il presidente e gli organi di stampa - un Obama sorridente e in vena di battute prende scherzosamente in giro 'The Donald', seduto in platea tra gli invitati: "Beh, signore e signori - esordisce Obama - dite ciò che volete su Mr.

Trump, ma lui certamente porterà dei cambiamenti alla Casa Bianca. Staremo a vedere quali". E ancora: "Nessuno è più felice e più orgoglioso di me nel mostrargli il mio certificato di nascita - dice in riferimento alla polemica scatenata dal tycoon newyorkese sulle sue presunte origini - così potrà finalmente tornare ad occuparsi di questioni più importanti quali: l'uomo sulla Luna era finzione? Cosa è successo davvero a Roswell? E dove sono Biggie e Tupac?".

La 'profezia' di Fassino

Una premonizione 'boomerang', proprio come quella di Fassino. Già perché l'anno scorso l'ex sindaco di Torino si era espresso - con toni a dire il vero ben più accesi rispetto ad Obama - sulle reali possibilità per Chiara Appendino di diventare un giorno sindaca di Torino, come invece è poi successo.

"Provi a sedersi su questa sedia - così Fassino durante una seduta del consiglio comunale - e poi vediamo se riuscirà davvero a realizzare ciò che oggi auspica di poter fare".

Le analogie

Va detto che un primo scivolone Fassino lo aveva già commesso nel 2009, ironizzando sulla consistenza politica di Beppe Grillo e del nascente Movimento Cinque Stelle: "Se Grillo pensa di avere successo in politica - disse allora - fondi un partito e si presenti alle elezioni.

Così vediamo quanti voti prende". Detto fatto. Nel 2013, alle elezioni politiche, il M5S ottenne il 25% delle preferenze, risultando il primo partito d'Italia. A questo punto, se è vero che dagli errori si impara - e visto quello che è successo a Fassino - forse Obama dovrebbe pensarci due volte prima di avventurarsi in un'altra improbabile profezia politica.