La vittoria a sorpresa di Donald Trump negli USA ha sortito l’effetto di incrementare il dibattito sui social network. In Italia a puntare il dito contro l’utilizzo manipolatorio della rete è stato il Partito Democratico che ha depositato, addirittura, un’interrogazione parlamentare che chiama in causa l’attività del M5S. Secondo l’accusa i grillini, grazie a una struttura occulta facente capo alla Casaleggio Associati, manipolerebbero i contenuti online con l’obiettivo di diffamare gli avversari politici e le istituzioni della Repubblica. La cosiddetta macchina del fango opererebbe attraverso numerosi account considerati fasulli (la denuncia del sottosegretario Luca Lotti fa riferimento a quello di Beatrice Di Maio).

Qual è il disegno che hanno in mente Grillo e Casaleggio - ha attaccato il renziano Ernesto Carbone - ai danni della politica italiana e del nostro Paese?”. A replicare all’iniziativa del PD sono stati i cinquestelle Giulia Grillo e Luigi Gaetti: “Il governo piuttosto che occuparsi del cyber-onanismo pensi ai veri problemi del Paese”.