Ieri sera, nel programma Porta a Porta di Bruno Vespa è andato in onda uno speciale sul referendum costituzionale. Il conduttore ha invitato tre esponenti politici favorevoli alla riforma e tre contrari. Tra i primi erano presenti Matteo Renzi ( presidente del Consiglio), Beatrice Lorenzin (ministro della salute) e Flavio Tosi (Sindaco di Verona). Gli ospiti contrari alla riforma erano Giorgia Meloni (presidente Fratelli d'Italia), Giovanni Toti ( il presidente della regione Liguria) e Alfredo D'Attorre (deputato di Sinistra Italiana). Il duello più interessante è stato senza dubbio quello tra Matteo Renzi e Giorgia Meloni: entrambi non hanno risparmiato critiche e frecciatine all'altro.

Meloni: "Non sono voltagabbana"

Giorgia Meloni è partita subito all'attacco del premier, colpevole di aver prima personalizzato il referendum e poi fatto un passo indietro "Dopo che ha più volte messo la faccia su questo referendum, dicendo 'smetto di fare politica' se perdo sulla riforma più qualificante, oggi a domanda precisa Renzi decide di non rispondere". Nel proseguo del programma ha rimproverato a Renzi di "aver votato 148 volte su 148", proprio come voleva l'Unione europea, e di essere ricorso all'opposizione sul bilancio per ottenere aperture da Bruxelles sulla manovra. In chiusura, ha affermato di non essere voltagabbana come Angelino Alfano, l'alleato di governo di Matteo Renzi.

Renzi: "Il 4 Dicembre si vota sulla riforma costituzionale, non sui 'magici sogni' della Meloni"

Il presidente del Consiglio ha ribattuto colpo su colpo alle accuse della Meloni. Prima ha dichiarato di non entrare nel tranello della Meloni che sta costruendo sul populismo e l'Europa perché "il 4 dicembre non si vota sui 'magici sogni' della Meloni ma sul confronto tra la situazione esistente e la riforma costituzionale", e poi ha ricordato alla presidente di FDI che pochi anni prima era pronta ad applaudire Berlusconi quando diceva che "il tran tran Camera-Senato non funziona" ed ora difende a spada tratta il bicameralismo paritario. In chiusura l'attacco più pesante: "Voi difendete poltrone e la Casta, siete allergici alla realtà, i vostri elettori voteranno sì".