La data del referendum costituzionale si avvicina sempre più e i protagonisti della politica cercano in tutti i modi di convincere gli italiani a votare per il "sì" o per il "no". Nella giornata di ieri, Matteo Renzi (favorevole alla riforma) e Silvio berlusconi (contrario) sono stati ospiti di Domenica Live, il programma condotto da Barbara D'Urso su Canale 5. Entrambi hanno ribadito le proprie ragioni: il premier ha detto che non si tratta di un quesito su di lui e che ne va del futuro dell'Italia; il Cavaliere è convinto che la riforma dia troppo potere alla maggioranza di governo.

Il giorno prima, durante la manifestazione del "no" a Roma, ha parlato anche Beppe Grillo, leader del Movimento 5 Stelle: "È un governo non eletto dal popolo, votate no".

La sfida a distanza tra Renzi e Berlusconi

Il presidente del Consiglio e il leader di Forza Italia, Matteo Renzi e Silvio Berlusconi, hanno parlato a distanza di mezz'ora nel programma Domenica Live. Il primo ad intervenire è stato il Cavaliere. Dapprima ha ribadito il concetto espresso varie volte nelle ultime settimane, secondo cui la vittoria del "sì" darebbe troppi poteri al premier, e poi ha spiegato che con la vittoria del No "resteremmo semplicemente con questa Costituzione, e dopo l’accordo sulla legge elettorale andremmo finalmente al voto".

Mezz'ora dopo è toccato a Matteo Renzi. Il premier ha spiegato che questa riforma serve al paese e che la prossima occasione per cambiare le cose la avremo tra 10-15 anni, se a vincere sarà il "no". Poi, ha ribadito la sua indisponibilità a sedersi ad un tavolo per concordare le riforme: "Se vogliamo continuare con il tavolo dei partiti, lo fanno senza di me… Berlusconi lo fa con Salvini, D’Alema e Grillo.

Io sono meno importante della riforma costituzionale."

Grillo: "È una riforma scritta male"

Sabato 26 Novembre, in occasione della manifestazione a sostegno del "no", è intervenuto il leader del Movimento 5 Stelle, Beppe Grillo: "Siamo concentrati su un governo non eletto, votate No". Se vince il No, continua Grillo, "andremo dal presidente della Repubblica che deciderà se andare o no alle elezioni.

Noi vogliamo le elezioni. Vogliamo che il popolo italiano decida da chi vuole essere governato". Incalzato dalle domande dei giornalisti, infine, spiega in poche parole perché votare contro la riforma costituzionale: "È una riforma scritta male".