C'era attesa per questo incontro, trattandosi del primo faccia a faccia tra Donald Trump, il nuovo presidente degli Stati Uniti d'America, e Barak Obama, l'uscente. Alla fine Obama, che in campagna elettorale non è stato certamente dalla parte di Trump, attaccato anche duramente, ha giudicato ‘eccellente’ il colloquio con l'eletto dopo una conversazione durata più di un'ora e mezza, anziché i trenta minuti previsti. E Trump, entrato nella Casa Bianca dal South Lawn, ha definito Obama ‘una gran brava persona’. Dinanzi ai giornalisti, in una conferenza stampa molto breve nello Studio Ovale, Obama ha detto che sono stati trattati temi di una certa importanza per l'America e per tutto il mondo.

Restano le ‘differenze’

Trump ha manifestato l'intenzione di voler incontrare ancora Obama, evidenziando: ‘Oggi è stato un grande onore’. Più tardi il portavoce della Casa Bianca, Josh Earnest, ha tenuto a precisare che non sono state superate le ‘profonde differenze’ tra Trump e Obama. La finalità dell'incontro non era certamente quella di risolvere tali differenze, ma di garantire ‘un'agile transizione’. Nelle scorse settimane, Obama non aveva usato mezzi termini nei confronti di Trump, ritenuto ‘inadeguato’ per la carica presidenziale, elogiando la candidata Hillary Clinton, ‘calma e misurata’. Momenti caduti nel dimenticatoio? Non sembrerebbe, anche se Obama ha dimostrato di accettare l'esito del voto con assoluta serenità.

Salta la ‘photo opportunity’

Niente foto dei coniugi Obama con la nuova coppia presidenziale, secondo quanto scrive il Wall Street Journal: sarebbe stata cancellata, infatti, la tradizionale 'photo opportunity'. Nel 2008 andò diversamente, in occasione della prima visita alla Casa Bianca, dopo il voto: Obama e la moglie Michelle posarono per cameramen e fotografi accanto a George Bush e la first lady Laura.

Rudolph Giuliani verso il ministero della Giustizia

Si è consumato così il primo atto dell'avvio di un passaggio di consegne, tra il presidente uscente e l'entrante, che si concluderà a gennaio. In questo periodo di transizione, l'eletto dovrà formare il nuovo Governo e scegliere uomini e donne per i ruoli chiave dell'amministrazione.

Archiviato il colloquio con Obama, Trump e lo speaker della Camera, Paul Ryan, hanno annunciato novità sul fronte della sanità e della riforma delle tasse. Tra le prime decisioni preannunciate si fa largo quella dell'abolizione dell'Obamacare. Si parla anche dello smantellamento della cosiddetta Dodd Frank, la riforma di Wall Street approvata sei anni fa. La Dodd Frank potrebbe essere sostituita con politiche che mirano alla crescita dell'economia e alla creazione di nuovi posti di lavoro. Intanto, sarebbe stato già elaborato un elenco di nomi, complessivamente quarantuno, per la futura amministrazione. Diversi media riportano i nomi dell'ex sindaco di New York, Rudolph Giuliani, e del deputato Duncan Hunter: il primo sarebbe vicino alla carica di ministro della Giustizia, il secondo potrebbe diventare capo del Pentagono.