Volenti o nolenti, Donald Trump tra pochi mesi sarà ufficialmente il nuovo presidente degli Stati Uniti. E mentre tutti si interrogano su che tipo di presidente sarà, il magnate annuncia sul noto social network Twitter che lascerà totalmente le sue aziende per dedicarsi anima e corpo a questa nuova grande sfida. "Anche se non sono tenuto a farlo per legge"- scrive Trump - "ritengo sia vistosamente importante non avere conflitti d'interesse con i miei diversi affari" (e in questo, occorre dirlo, si sta già dimostrando migliore di un certo politico nostrano che in tanti hanno accostato a lui).

Novità sulla sua squadra di governo

Tutto questo, mentre comincia a prendere forma il nuovo governo. Steven Mnuchin, direttore finanziario della campagna elettorale di Trump, ex partner della banca d'affari Goldman Sachs, sarà il nuovo ministro del Tesoro degli Stati Uniti, e sicuramente avrà un ruolo importante nel delineare le politiche economiche del futuro governo Trump. Politiche che, stando alle promesse del nuovo presidente, prevedono importanti tagli alle tasse, grossi investimenti sulle infrastrutture e revisioni degli accordi commerciali. E sul taglio delle tasse il futuro ministro si trova in perfetto accordo con Trump, tanto che Mnuchin ha annunciato, in un intervista alla Cnbc, indica come obiettivo del nuovo governo la riduzione dell'aliquota al 15%.

Nella stessa intervista, Mnuchin ha annunciato la nomina di Wilbur Ross, soprannominato "re della bancarotta" per la sua capacità di risollevare aziende in crisi, a ministro del Commercio.

La critica di Brennan

Non è tutto rose e fiori per Donald Trump: John Brennan, direttore della CIA, non usa mezzi termini riguardo la politica estera promessa dal magnate.

In un intervista alla BBC, Brennan definisce "disastroso" e "il colmo della follia" stracciare l'accordo con l'Iran sul suo programma nucleare, ed esorta Trump a non fidarsi del governo russo. Governo russo che, secondo Brennan, è. insieme al regime di Assad, la principale causa delle sofferenze del popolo siriano."Penso che il presidente Trump e la nuova amministrazione debbano essere diffidenti sulle promesse russe", ha detto il direttore della CIA nell'intervista.