Nella conferenza stampa con il New York Times Trump ha confessato di aver un sogno di portare la pace tra Israele e Palestina. Dopo il trionfo alle elezioni presidenziali Donald Trump sembra essere cambiato. Non vediamo più il Trump di prima, duro e radicale, ma un uomo molto più discreto. Il New York Times, un quotidiano statunitense che generalmente difende interessi democratici, ha invitato il neo-presidente per una conversazione. Tante di quelle 'promesse da campagna' in realtà non sono state messe in pratica. L’indagine su Hillary Clinton è stata solo un cavillo da dibattito, e adesso l’inchiesta sulla candidata alla Casa Bianca è chiusa.

E il ‘muro’ tra Messico e USA doveva essere inteso in senso figurato. In più, Trump ha promesso di pensare seriamente all’accordo di Parigi e ha assicurato che valuterà “l’impatto sulle imprese.”

Giudicato dalla testa ai piedi, ‘The Donald’ si è associato all’immagine di un estremista di destra americana. Il sospetto di appartenenza del nuovo presidente americano al KKK (Ku-Klux-Klan) ha provocato tanto ‘rumore’, soprattutto quando Steve Bannon, un rappresentante dell’alt-right, è stato nominato da Trump ‘chief-strategist’. Però Donald Trump ha reagito in modo gravemente spropositato di fronte ad alcune dichiarazioni di Bannon. “Se fosse stato razzista e antisemita, non avrei nemmeno lontanamente pensato a lui”, ha commentato.

Il Presidente è pronto a rispondere alle questioni politiche che diventano sempre più complesse. Trump è pienamente fiducioso che possa realizzare il suo potenziale nel trovare la soluzione ideale per la situazione in Siria. Ha affermato di avere proprie convinzioni determinanti sull’argomento, ma anche di essere disposto alla collaborazione con la Russia.

Inoltre, Donald Trump si è offerto di aiutare a riconciliare considerazioni in conflitto tra Israele e Palestina. Si tratta di una sfida enorme per Trump, visto che la guerra israelo-palestinese è una delle più profonde e protratte nel tempo. “Sarebbe un gran riconoscimento, per il Presidente degli Stati Uniti, riuscire a porre fine al conflitto.

Parlando del suo genero, Jared Kushner, ebreo ed esperto della regione, Trump accerta di avere buone carte per riuscire a conciliare gli interessi contrastanti e far muovere di nuovo la macchina pacifica.

Il nuovo presidente ha parlato anche dell’accordo di Parigi e dell’importanza del fenomeno climatico. Precedentemente, durante la campagna elettorale, Trump nei suoi discorsi rifiutava con forza il problema del cambiamento del clima. Le sue affermazioni hanno alimentato grande malcontento popolare, sopratutto di quelli che credono di trovarsi nella situazione così critica per il benessere planetario. Ma, anche qui, Trump ha annunciato di esser pronto a riconsiderare la propria posizione sulla situazione ambientale e ha promesso che questo tipo di domande immancabilmente verranno prese in considerazione.