Primi passi in politica estera per il neo presidente americano Donald Trump e subito movimenti burrascosi nei rapporti tra Usa e cuba a seguito delle sue dichiarazioni. "Se Cuba non farà le cose giuste per il popolo cubano, per la comunità cubano-americana e per gli Stati Uniti nel suo complesso, allora io metterò fine all’accordo" ha twittato Trump che, dopo le pesanti parole contro Fidel Castro a poche ore dalla sua morte, continua la sua personale battaglia contro L'Avana mettendo in forte crisi i risultati ottenuti da Barack Obama.

Prospettive future nella nuova America

Così dopo aver definito Fidel Castro "uno spietato dittatore" Donald Trump attacca direttamente anche il fratello Raul, trascinando una polemica che, con ogni probabilità, non cesserà in tempi rapidi.

Il neo presidente eletto nel suo tweet non ha specificato cosa intendesse per miglioramento, se le condizioni riguardano solo un'apertura ai diritti umani o allargando il discorso anche ad una modifica per quello che riguarda gli aspetti economici. Quello che è certo è che il percorso di apertura di Obama con L'Avana sembra messo seriamente a rischio e che le minacce di Trump renderanno felici i tanti cubani in Florida che in massa si erano riversati al voto a favore del candidato repubblicano.

Ora Trump ha principalmente due strade davanti per cancellare una volta per tutte le conquiste di Obama in termini di relazioni con il governo cubano: da un lato, una volta insediato,può emanare un contro decreto che eliminerebbe quello del presidente democratico, dall'altro può chiedere il soccorso del Congresso, in mano ai repubblicani, che può mettere fine al percorso bilaterale e decidere di mantenere l'embargo verso Cuba.

A spingerlo in questo percorso c'è anche il suo ex avversario nelle primarie del partito Repubblicano Marco Rubio, di origini cubane.

Trump accusa brogli della Clinton

Mentre comincia il riconteggio dei voti in Wisconsin, chiesto dalla candidata dei Verdi Jill Stein, anche Donald Trump accusa brogli a favore della sua principale competitor nella corsa alla Casa Bianca.

"Gravi brogli in Virginia, New Hampshire e California, perchè i media non ne scrivono? Grave pregiudizio, grande problema!" attacca ancora su twitter Trump, convinto, a suo dire, che anche il voto popolare lo premierebbe a discapito della Clinton senza queste presunte irregolarità, che, ad oggi risultano totalmente prive di riscontri.