Pacatezza e cortesia sembrano aver pervaso il neoeletto presidente Donald Trump che, durante la campagna delle Elezioni USA 2016, di certo non si è distinto per aver rappresentato l’incarnazione della diplomazia. Proprio queste virtù sembrano accompagnare il tycoon dal discorso successivo alla sua elezione ad oggi, e in particolare durante l’intervista concessa a "60 minutes" sulla Cbs e condotta da Lesley Stahl, nella quale vengono chiariti i rinomati punti chiave della sua presidenza.

Chi affiancherà il 45° presidente degli Usa

Donald Trump, nel backstage, ha annunciato di aver avviato il processo di formazione del team che sarà al suo fianco per i prossimi quattro anni: il capo di gabinetto sarà Reince Priebus, attuale presidente del Partito Repubblicano, di cui la nomina diventerà ufficiale dal 20 gennaio 2017 quando Donald Trump si insedierà ufficialmente alla Casa Bianca.

Ad accompagnarlo nella presidenza da consigliere e capo della strategia politica nazionale ed internazionale sarà Stephen Bannon, businessman, attuale presidente del giornale conservatore Breibart News e noto per la sua connessione ad alt-destra.

I discussi punti chiave della campagna elettorale

Davanti alle telecamere del celebre programma di approfondimento "60 minutes", in un’intervista fatta di domande incalzanti, dirette, coincise e volte a far emergere sia il lato professionale che il lato più intimo dell’ospite, Donald Trump afferma chiaramente di voler innalzare una recinzione al confine con il Messico, recinzione che “in alcune zone potrebbe anche andare, ma in altre il muro è più appropriato”.

Alla domanda della presentatrice volta a chiarire la sua posizione sull’impegno di deportare milioni e milioni di immigrati senza documenti, il tycoon afferma: “Ciò che ci accingiamo a fare è mandare via i criminali e le persone che hanno precedenti penali, membri di bande, spacciatori di droga, sono molte queste persone, probabilmente due milioni o forse anche tre.

Vogliamo tenerli fuori dal nostro Paese, sono qui illegalmente. Così ci accingiamo a garantire il nostro confine. Sono bravo in questo, sono costruzioni”. E aggiunge: “Ci sono anche tante altre brave persone”.

Alla domanda sull'Obamacare, il neo eletto afferma: “Confermeremo dei capisaldi, come il divieto alle compagnie assicurative di negare assistenza per patologie preesistenti e manterremo la possibilità ai genitori di estendere la copertura ai figli fino ai 26 anni".

Si dice contrario alla cancellazione del matrimonio omosessuale che “è legge” e “ratificato ai massimi livelli”. In relazione alla questione aborto, conferma di voler nominare un giudice “pro life” nella Corte Suprema ritenendo che i singoli Stati dovranno decidere se l’aborto sarà legale entro i loro confini o meno. Verranno, inoltre, nominati dei giudici “pro secondo emendamento” e, quindi, responsabili del diritto di autodifesa con le armi.

Nel face to face con Lesley Stahl, per la prima volta Trump fa riferimento alle manifestazioni dei giorni successivi alla sua elezione che hanno creato tafferugli da New York a Portland, affermando: “Hanno paura perché non mi conoscono ancora. Renderò di nuovo grande l'America anche per loro".

Il neoeletto, che sembra presentarsi come un uomo nuovo, si è rivolto direttamente anche ai suoi sostenitori diventati autori di danni a carico di musulmani e latini: “Smettetela subito. Non date fastidio a nessuno, mi vergogno di voi” e ammonisce la stampa che, come sempre “ingigantisce le cose”. Il "moderato", come lui stesso si è definito, Trump ha espresso pareri positivi sia nei confronti dell'ex avversaria Hillary Clinton che, con il coniuge, "non potevano essere più gentili, sia nei confronti dell'ex presidente Barack Obama. Ora si attende che il programma incentrato sul taglio delle tasse, riforma sanitaria e programma sull'immigrazione, venga messo a punto dal "transition team", comitato che gestisce il passaggio delle consegne.