Le questioni di 'corna' hanno fatto sempre discutere. Da qualche giorno a questa parte il dibattito è diventato ancor più rovente sui social e non per un episodio in particolare o per un gossip da copertina. La pruriginosa tematica dell'adulterio è finita sul tavolo della Commissione Giustizia del Senato. Nello specifico la senatrice Laura Cantini ha presentato un disegno di legge sul matrimonio che prevede l'abolizione dell'obbligo di fedeltà. In buona sostanza con l'approvazione del 'ddl Cantini' le 'corna' non avrebbero più rilievo nella causa di addebito del divorzio.

Un passaggio non di poco conto visto che la maggior delle separazioni è determinata dall'infedeltà di uno dei due coniugi. La questione ovviamente avrebbe rilevanti ripercussioni anche sotto l'aspetto economico.

Le conseguenze in tema di 'addebito' del divorzio

Un particolare che ha scatenato il dibattito social sulla proposta della senatrice Laura Cantini. In molti hanno puntato l'indice contro il 'ddl matrimonio' per le conseguenze che potrebbe comportare in tema di addebito. In molti ritengono che sia fondamentale che il traditore paghi a caro prezzo le conseguenze delle proprie azioni. I sostenitori dell'abolizione dell'obbligo di fedeltà ritengono che sotto l'aspetto legislativo l'adulterio non può essere più considerato come elemento centrale del matrimonio.

Tradimenti virtuali e rapporti derivanti dalle unioni civili rendono ancor più ingarbugliata la questione della fedeltà coniugale.

La sentenza della Cassazione

In tanti rilevano che con l'evoluzione della società il concetto di fedeltà abbia subito un profondo ridimensionamento. A supportare questa tesi la decisione della Cassazione che ha in qualche anticipato il 'ddl Cantini' con la sentenza 7998 del 2014.

I giudici del Palazzaccio hanno stabilito che la fedeltà coniugale non può essere la principale causa del fallimento matrimoniale. Con l'approvazione del disegno di legge le conseguenze legate all'infedeltà resterebbero cristallizzate nella sfera più intima dell'individuo.