Altro che sì al referendum costituzionale da parte del Partito radicale, certamente sì a misure straordinarie di clemenza come amnistia e indulto e a una riforma organica della giustizia. A chiederlo è il Partito radicale, che smentisce notizie diffuse dalla stampa in questi giorni a proposito di una possibile indicazioni dei radicali per votare Sì al referendum del 4 dicembre prossimo sulle riforme costituzionali firmate Renzi-Boschi. Notizie che i radicali smentiscono considerandole "prive di fondamento".

Referendum costituzionali, radicali smentiscono di votare Sì

E intanto i radicali rilanciano la battaglia per la giustizia e la legalità nelle carceri, contro il sovraffollamento ormai cronico, che non accenna a placarsi nonostante i diversi interventi ordinari messi in campo dal Governo Renzi per la riduzione della popolazione carceraria, come per esempio il decreto svuotacarceri che ha concesso tra l'altro il 10% di sconto della pena, la nuova legge sulle pene alternative alla detenzione carceraria e la messa in prova ai servizi sociali, il decreto legislativo sulla depenalizzazione dei reati di lieve entità e anche la riforma della custodia cautelare che rende più stringenti le norme per l'applicazione della carcerazione preventiva di cui si fa largo uso in Italia da parte dei magistrati.

Il Partito radicale insiste su proposta per amnistia e indulto

Misure straordinarie come indulto e amnistia anche per "liberare le scrivanie dei magistrati e rendere costituzionale - si legge in una nota dei radicali - l'esecuzione della pena". Ma anche "una profonda riforma della giustizia la cui mancanza - sottolinea il coordinamento della presidenza del Partito radicale composto da Rita Bernardini, Sergio D'Elia, Antonella Casu e Maurizio Turco - è da tutti considerata il primo problema del Paese anche per creare le condizioni per una ripresa economica".

Tornando al referendum costituzionale del 4 dicembre, i dirigenti del Partito radicale sottolineano che il partito "non ha preso e non prenderà posizione". "Diffidiamo chiunque - si legge nella nota stampa - dall'attribuire al Partito radicale una scelta di campo in un senso o nell'altro".