Raffaele Marra, braccio destra del sindaco di Roma, è stato arrestato. Adesso molti politici invocano le dimissioni di Virginia Raggi che, nelle ultime ore, si è scusata con i romani e con Beppe Grillo, leader del M5S. Tra coloro che auspicano le dimissioni della Raggi c'è il leader della Lega Nord Matteo Salvini, secondo cui in 6 mesi i pentastellati 'ne hanno combinate troppe' a Roma, metropoli abbandonata a se stessa.

Salvini: 'Roma è una città abbandonata'

A Roma il sindaco si deve assolutamente dimettere. Lo pensa il numero uno del Carroccio Matteo Salvini che, nelle ultime ore, ha commentato le vicenda giudiziarie che hanno sconvolto Roma e Milano.

Virginia Raggi e i suoi collaboratori, secondo Salvini, ne avrebbero combinate 'più di Bertoldo' in 6 mesi. Il leader della Lega Nord ha sottolineato che, a parte l'arresto di Marra per corruzione, a Roma non è cambiato proprio nulla rispetto a quando c'era Marino. La Capitale è una città abbandonata, quindi per il leghista sarebbero necessarie le dimissioni della Raggi e subito nuove elezioni. In queste ore sta tremando anche l'amministrazione meneghina perché Beppe Sala è stato indagato per corruzione e turbativa d'asta relativamente a Expo. Il sindaco di Milano si è autosospeso, anche se non conosce le ipotesi investigative. Sala avrebbe appreso la notizia dell'iscrizione del suo nome nel registro degli indagati da varie fonti giornalistiche.

Riguardo all'autosospensione di Sala, Salvini ha detto che se il primo cittadino ha 'la coscienza sporca' deve dimettersi, altrimenti deve continuare a lavorare per il bene di Milano e i milanesi.

Salvini distingue la situazione romana da quella milanese

Ieri, davanti a Palazzo Marino, Matteo Salvini ha distinto la situazione di Milano da quella di Roma.

Il leader della Lega Nord ritiene che a Roma il sindaco dovrebbe dimettersi subito; Sala, invece, dovrebbe meditare e continuare a fare il sindaco se ha 'la coscienza pulita'. Eppure, secondo gli investigatori del Nucleo di polizia tributaria, Giuseppe Sala non avrebbe assunto un comportamento 'irreprensibile e lineare' quando ha ricoperto l'incarico di amministratore delegato di Expo.