Ormai è il caos più totale a Roma. Dopo l'addio dell'assessore Muraro il gruppo consiliare a 5 stelle sembrava resister.

E invece dopo l'arresto di Raffaele Marra sono cambiate le carte sul tavolo.

RIUNIONI IN CAMPIDOGLIO, LA RAGGI CONTA I SUOI

Ieri sera Grillo era a Roma per riunire i vertici del Movimento. Ha parlato col gruppo parlamentare. Questa mattina alle 5.30 ha lasciato il suo hotel per fare rientro a Genova. L'orario l'ha aiutato ad evitare l'assedio dei giornalisti. Secondo le prime indiscrezioni però, oggi pomeriggio la sindaca riunirà la maggioranza come ha fatto ieri sera e finalmente si farà la conta.

Sembrerebbe che dieci consiglieri sarebbero pronti a fare un passo indietro, facendo così cadere la giunta.

Anche Grillo sarebbe pronto a togliere il logo alla prima cittadina, e sarebbe già pronto anche il comunicato da pubblicare sul blog.

LA PUBBLICAZIONE DEL CONTRATTO

In queste ore però, è stato pubblicato anche il contratto da 150mila euro che lega i candidati 5 stelle a Grillo e Casaleggio. Firma vergognosa, probabilmente illegale e anticostituzionale. Puro strozzinaggio.Ma cosa è contenuto in questo? Si parla di una multa da 150mila euro qualora qualcosa si comportasse in modo diverso da quanto stabilito dai fondatori.

Ma le parti più gravi di questo contratto, pubblicato da qualche giudice presso cui hanno fatto ricorso alcuni parlamentari PD, sono principalmente due:

1.

La sindaca e gli eletti capitolini possono prendere solo decisioni di ordinaria amministrazione, tutte le decisioni importanti le prendono Grillo e Casaleggio.

2. La comunicazione (che ormai oggi dovrebbe essere al primo posto nella gestione di un'amministrazione come Roma) è tutta in mano a Grillo, alla Casaleggio e associati e al Gruppo Parlamentare del Movimento, ovvero a Rocco Casalino.

Il 13 gennaio, come scrivono sul loro sito i senatori del PD, ci sarà una sentenza su questo benedetto contratto e qui, le conseguenze per la Raggi, da politiche si potrebbero trasformare in beghe giudiziarie.