E' stata una campagna elettorale molto accesa quella relativa al Referendum elettorale e alla fine ha vinto il NO netto, con quasi 20 punti percentuali. Oltre sei milioni di voti dividono i vincitori dai vinti, un dato inequivocabile del quale Matteo Renzi ha dovuto prendere atto, mantenendo la sua promessa di dimettersi. "Domani salirò al Colle e darò le mie dimissioni", è questo ciò che ha detto, dopo un lungo e sentito discorso. Inizia così, in Italia, una nuova crisi di governo che adesso vede protagonista il Presidente della Repubblica Mattarella, il quale potrebbe, nell'ambito dei suoi poteri istituzionali previsti dalla Costituzione, chiedere a Renzi di rimanere in carica e presentarsi alle Camere per un nuovo voto di fiducia, oppure accettare le sue dimissioni e iniziare nuove consultazioni, o ancora decidere di sciogliere le Camere e andare alle elezioni.

Vedremo quale delle tre soluzioni sarà quella preferita dal Presidente della Repubblica, il quale, sin da oggi, deve iniziare a lavorare per stabilire le sorti del paese.

Mercati

Dopo la vittoria schiacciante del No da parte degli italiani e l'annuncio delle dimissioni del Presidente del Consiglio, l'Euro è scivolato ai minimi da 20 mesi, lo riporta l'agenzia Bloomberg. La moneta torna ai livelli in cui era nel marzo 2015, un dato preoccupante per l'Europa che teme un effetto domino anche per le future elezioni di Olanda, Francia e Germania. L'instabilità politica italiana, quindi, potrebbe sconvolgere tutta l'Eurozona, e si potrebbe innescare una serie di eventi che solleverebbero dubbi sulla permanenza dell'Italia in Europa.

Futuro governo, i nomi

E' ancora presto per fare dei nomi, ma, da alcune indiscrezioni, le figure più accreditate sono il ministro Pier Carlo Padoan, che svolgerebbe un ruolo importante come garante per i mercati e per le banche. Il secondo nome è Dario Franceschini, il quale ha al suo seguito un buon appoggio di parlamentari del PD.

La terza possibilità vede il nome del presidente del Senato Pietro Grasso, importante figura istituzionale. Vedremo con quale proposta il PD si presenterà al Quirinale e cosa il Presidente Mattarella, dopo svariate consultazioni, deciderà per l'Italia.