In questi giorni di forte instabilità politica, dovuta all'attuale crisi di Governo innescata dalle dimissioni del Premier Matteo Renzi, molti si chiedono se nascerà l'ennesimo Governo non votato dal popolo. Si tratterebbe di un esecutivo tecnico chiamato a guidare momentaneamente il paese, cosa poco gradita agli elettori, ma probabilmente non altrettanto ai parlamentari.

A settembre il 60% dei parlamentari maturerà il vitalizio

Le ragioni che potrebbero spingere a formare un nuovo governo senza passare dalle urne riguardano sia le richieste del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, sia un discorso di tipo puramente economico per i parlamentari, questo perché molti di loro senza il voto a breve riuscirebbero a maturare il tanto agognato vitalizio.

Più nello specifico, con un eventuale voto in Primavera, tutti i parlamentari alla prima legislatura sarebbero ancora distanti dal conseguimento dei requisiti per la pensione integrativa. Infatti, in base alle norme approvate nel 2012 che introdussero il calcolo su base contributiva, deputati e senatori devono raggiungere i quattro anni, sei mesi e un giorno di lavoro in aula per conseguire il vitalizio.

Effettuando un calcolo emerge che i parlamentari dovrebbero mantenere in vita questa legislatura fino al 16 settembre 2017 per raggiungere il traguardo, considerando che si sono insediati lo scorso 15 marzo 2013. Coloro che si trovano in questa situazione rappresentano il 60% del totale degli onorevoli e difficilmente vorranno rinunciare a questa possibilità, quindi potrebbero decidere di appoggiare un nuovo Governo, allontanando così la data delle prossime elezioni politiche.

Ovviamente si tratta solo di supposizioni al momento, anche se spesso "a pensar male si fa peccato ma ci si indovina", come recitava una celebre frase utilizzata da Giulio Andreotti. E voi preferireste un governo tecnico o le elezioni politiche anticipate? Diteci la vostra nell’apposita sezione e restate aggiornati con noi sulle news relative alla politica.