Domenica 8 gennaio 2017 si terranno le elezioni per il rinnovo dei Consigli in diverse decine di Province italiane, l'orario del voto sarà dalle ore 8.00 alle ore 20.00. Nonostante manchino pochi giorni a tale data, si sta parlando pochissimo sui media, giornali e Tv di questa scadenza elettorale. Il motivo in realtà è piuttosto semplice: i cittadini non sono chiamati al voto perché banalmente non hanno più diritto di eleggere direttamente i propri rappresentanti nei Consigli Provinciali.

Come funzionano le elezioni provinciali

Secondo la legge Delrio dell'aprile 2014, infatti il Consiglio Provinciale viene eletto in "secondo grado" a suffragio ristretto solo da parte dei sindaci e dei consiglieri comunali della provincia interessata.

Anche il diritto di voto passivo è stato ristretto agli stessi soggetti. Vi è inoltre un'altra caratteristica molto particolare in questo tipo di elezione: non tutti i voti espressi valgono allo stesso modo. Infatti il voto è ponderato secondo il numero di abitanti che il singolo consigliere comunale o Sindaco è chiamato a rappresentare. Quindi ad esempio il voto di un consigliere di un paese di 2.000 abitanti vale molto meno rispetto a quello di un comune, magari confinante, che di abitanti ne ha 40.000. E lo stesso vale ovviamente pure per i sindaci. Altra situazione inedita è data dal fatto che alle Provinciali non si eleggono contemporaneamente il Consiglio e il Presidente della Provincia.

Infatti la durata in carica del Consiglio è di soli 2 anni, mentre il Presidente rimane al suo posto per 4 anni. Ecco che in molti casi quindi questo 8 gennaio si voterà solo per i membri del Consiglio, mentre il Presidente rimane in carica in quanto eletto nel 2014. Ciò potrebbe portare, in teoria, anche a una sorta di "coabitazione" fra Presidente e Consiglio di colori politici diversi, una situazione piuttosto estranea alle istituzioni italiane.

I consiglieri da eleggere sono 16 nelle province con più di 700.000 abitanti, 12 nelle province intermedie e 10 consiglieri nelle province con meno di 300.000 abitanti.

Polemiche attorno alle elezioni provinciali

Queste elezioni provinciali sono circondate anche da diverse polemiche. Il Movimento 5 Stelle ad esempio per scelta non partecipa a questo tipo di elezioni e non lo faceva neppure quando venivano elette direttamente dei cittadini, infatti il M5S si è sempre detto per l'abolizione totale delle province.

Boicottaggio anche da parte di Rifondazione Comunista, che contesta il fatto che i cittadini non possano esprimersi direttamente e propone di sottoporre alla Corte Costituzionale il provvedimento "raffazzonato, anti democratico e demagogico" rappresentato dalla legge Del Rio, oltre a lanciare una mobilitazione per l'8 gennaio davanti ai seggi elettorali provinciali.

Va precisato che questo tipo di elezione "particolare" era stato creato in attesa della possibile abolizione totale delle Province, contenuta nella Riforma Costituzionale Boschi, ma la vittoria del No al referendum del 4 dicembre ha evitato tale esito. Pertanto adesso le Province rimangono al proprio posto, sarà interessante capire se in un prossimo futuro ci sarà intenzione da parte del Legislatore nazionale di reintrodurre il diritto di voto diretto da parte dei cittadini o di lasciare tutto com'è.

Ecco le Province italiane al voto l'8 gennaio

Le Province italiane chiamate al voto questa domenica 8 gennaio sono diverse decine: Ancona, Ascoli Piceno, Belluno, Brescia, Brindisi, Como, Foggia, Forlì-Cesena, Frosinone, Grosseto, Isernia, La Spezia, Latina, Lecco, Livorno, Matera, Monza e Brianza, Novara, Padova, Perugia, Pesaro e Urbino, Pisa, Pistoia, Potenza, Prato, Rieti, Rovigo, Salerno, Savona, Siena, Terni, Taranto, Verona, Verbano Cusio Ossola, Vicenza. Si vota invece martedì 10 gennaio per la Province di Benevento e di Piacenza e mercoledì 11 a Biella.