Matteo Salvini e Matteo Renzi alleati? Sembra profilarsi questo dopo l'Assemblea Nazionale del Partito Democratico, e la proposta del segretario Pd di tornare al Mattarellum. La proposta è stata, coerentemente con quanto dichiarato giorni prima, dal segretario federale della Lega Nord-Noi con Salvini, che come risultato ha però ottenuto quello di raffreddare i rapporti con Forza Italia, che ha sempre sostenuto la tesi del proporzionale puro così come i centristi di Alfano e Verdini.

Se lo scenario fosse davvero questo, la legge passerebbe senza problemi alla Camera dove il Partito Democratico ha una maggioranza schiacciante, ed unito ai voti di Lega Nord e Fratelli d'Italia, consentirebbe in effetti un passaggio parlamentare molto rapido.

I problemi sorgono al Senato dove la Lega Nord con i suoi dodici senatori, non riuscirebbe a sostituire i ventinove di Area Popolare di Alfano e Verdini, senza dimenticare l'assenza di Fratelli d'Italia come gruppo parlamentare. I tempi quindi rispetto a quanto affermato, sembrano essere molto più lunghi rispetto ai quindici giorni inizialmente prospettati ed il voto ad inizio anno, o al massimo in primavera.

Renzi ed il Partito Democratico sanno benissimo che hanno bisogno del sostegno di Forza Italia per poter approvare celermente la legge elettorale, e qui nel partito forzista cominciano i distinguo, con il capogruppo alla Camera Renato Brunetta, riluttante all'idea di volersi sedere allo stesso tavolo con il segretario Pd, e l'ala più oltranzista capeggiata da Giovanni Toti, che invece sarebbe disposto anche a questo, pur di inseguire l'alleato leghista.

Ed il Movimento cinque stelle? Grillo e i suoi hanno fatto la loro proposta, denominata Democratellum. La situazione resta quindi complessa, con il voto a febbraio che diventa una chimera, mentre si avvicina a grandi passi la data in cui molti dei parlamentari giungeranno al vitalizio. Per aggiornamenti sulla legge elettorali e quali saranno i prossimi passi dei partiti cliccate Segui in alto a destra.