Da diversi mesi ormai, in tv e sui giornali, non si fa altro che parlare del Referendum Costituzionale del 04 Dicembre 2016 .

Quando e dove votare per il referendum

Prima di passare ad analizzare la Riforma Costituzionale, è bene ricordare che ogni cittadino, avente diritto di voto, potrà effettuare la propria scelta di voto esclusivamente nella giornata del 04 Dicembre 2016. I seggi saranno aperti dalle 07 del mattino fino alle 23 della sera. Invece per i residenti all'estero, essi hanno già provveduto ad esercitare il proprio diritto di voto. Sono necessari per votare, oltre che la carta d'identità, anche la propria tessera elettorale.

Ne hanno diritto tutti i maggiorenni che non abbiano perso tale facoltà per le cause indicate dalla legge.

Gli Schieramenti del Sì e del No

Come sempre, i partiti politici si sono divisi in due schieramenti. Voteranno Sì il Pdl guidato dal premier Matteo Renzi, parte del centro destra, capeggiato da Alfano, Scelta civica ed il Movimento di Tosi. Propenderanno invece per il No il M5S, Forza italia, Lega Nord di Salvini e Fratelli d'Italia con Giorgia Meloni.

Le ragioni per votare Sì

La prima motivazione per votare sì, come spiegato da Matteo Renzi, è la riduzione del numero di senatori, che passeranno da 315 a 100. Con l'attuazione della riforma, cambieranno anche le modalità dell'elezione dei senatori, che non saranno più eletti direttamente, ma saranno gli stessi rappresentanti locali a svolgere la funzione di Senatore.

Con la riforma si ridurrà anche il potere del Senato, limitandolo solo in poche occasioni. In più, saranno aboliti il Cnel e le Provincie. In tal modo, come annunciato dal Premier Matteo Renzi, per lo Stato italiano vi sarà un enorme risparmio di risorse, quantificato in circa 500 milioni di euro all'anno.

Le ragioni per votare No

Gli schieramenti del No, hanno espresso come ragione principale, l'assenza di pesi e contrappesi dati dalla modifica del Senato che porterebbe a non avere più una democrazia trasparente. Inoltre, gli oppositori hanno da sempre criticato la cifra di risparmio dichiarata da Renzi, quantificata non in 500 milioni di euro, ma solo in 53 milioni. Inoltre, votando No, per gli elettori sarebbe come dare un giudizio all'operato del Governo Renzi, il quale sembra aver annunciato che, in caso di sconfitta, si dimetterà dal proprio incarico.