Mancano pochissime ore alla chiusura della campagna elettorale per il referendum costituzionale previsto per Domenica 4 Dicembre. Gran parte dei protagonisti stanno spendendo le ultime parole per convincere gli italiani a votare a favore o contro alla riforma: Renzi, Boschi, Salvini, Di Maio girano l'Italia alla ricerca di consensi. Nel frattempo, si sono chiusi i seggi all'estero: in arrivo dai consolati circa 1 milione e 600 mila schede, circa il 40 % degli aventi diritto.

Le ultime di Renzi e della Boschi sulla riforma costituzionale

Il tour di Matteo Renzi per l'ultimo giorno di campagna elettorale prevedeva le città di Palermo, Reggio Calabria e della sua Firenze.

Aspettando la chiusura che avverrà nel capoluogo toscano, riportiamo le dichiarazioni del presidente del Consiglio nelle due precedenti tappe: "C'è una bufala che mi fa particolarmente arrabbiare: quando dicono che c'è il rischio di un potere autoritario e la dittatura". Renzi ha aggiunto che se avesse pensato a sé stesso non avrebbe promosso la riforma costituzionale in quanto è conscio della "terribile prova che lo attende ma," continua il premier, "Io sono qui per cambiare le cose".

Anche la ministra Maria Elena Boschi, in Piazze dei Mestieri a Torino, ha ribadito l'importanza della vittoria del Sì: "Le persone che dicono faremo un altra riforma in 6 mesi sono le stesse che non le hanno fatte in questi anni.

Sono preoccupata anche solo da quale accordo potrebbero trovare". Chiude il comizio chiedendo ai comitati del Sì un ultimo sforzo per "convincere" quel 20% di indecisi.

Tra accuse di brogli e inviti al confronto: le ultime dei contrari alla riforma

Le opposizioni sono compatte nella campagna contro la riforma costituzionale promossa Renzi.

Una dichiarazione molto pesante proviene dal leader di Lega Nord, Matteo Salvini, che si dice "sicuro della vittoria del No nonostante gli eventuali Sì inventati e comprati in giro per il mondo". Il vicepresidente della Camera, Luigi Di Maio, ha invitato nuovamente il premier a confrontarsi con lui: "Se Renzi vuole continuare a mentire lo faccia, ma in un confronto con me e la smetta di scappare.

Lo aspetto stasera". Silvio Berlusconi ha scritto su Facebook che, con la vittoria del No, Renzi diverrebbe padrone del Partito, del governo, del Senato, della Camera e potrebbe scegliere lui il Capo dello Stato. L'onorevole Renato Brunetta, infine, afferma che "sarebbe preoccupante se il voto degli italiani all'estero fosse decisivo".