Roberto Speranza si è candidato alla segreteria del Pd. Ma non da solo, vuole Rossi al suo fianco, la sua intenzione è di creare un collettivo forte e non di essere il solito "capo" di un partito. Vuole unione da questo PD e lo accusa di "non riuscire più ad essere nelle scuole, nelle fabbriche ed in tutti gli altri luoghi dove c'è chi ha più bisogno". Un cambiamento radicale che annuncia un tour che ha come obiettivo unire le forze e collaborare. Sui social già imperversano le domande sulle novità:

Michele Emiliano spinge

Michele Emiliano, intanto, si propone di accompagnare Speranza in questo "giro d'Italia" dove la parola d'ordine è compattezza.

Nel PD c'è aria di innovazione e si guarda a Renzi più per imparare che per incolpare. La speranza (di nome e di fatto) del PD è riportare in alto il partito che è stato tanto criticato negli ultimi mesi. Speranza ha dimostrato di avere tutte le qualità anche televisivamente e lo si è capito durante la puntata di 8 e mezzo in cui il probabile futuro leader del PD si è confrontato con Sgarbi:

Parola a Bersani

Pier Luigi Bersani si è espresso in modo favorevole alla candidatura del giovane del PD. L'obiettivo è quello di promuovere un nuovo "campo largo di centrosinistra" ha dichiarato Bersani. E' d'accordo su tutti i punti. A partire dalla scuola sia in campo di istruzione che nell'istituzione scuola come lavoro.

E, soprattutto, l'articolo 18 che, ironicamente propone di cambiarlo in "17 e virgola". Il PD dimostra, quindi, di non essere assolutamente sconfitto e che come la fenice prova a rialzarsi dalla cenere che gli altri partiti gli hanno riversato in queste settimane post referendum. Renzi ormai è "pensionato" e poco importa ciò che è stato fatto.

Quello che serve ora è unire gli intenti e cercare di guardare avanti con ottimismo. Insomma, è inutile piangere sul latte versato, bisogna, piuttosto, stare attenti a non versarne dell'altro e, con Roberto Speranza, il PD cerca la base solida affinché il partito si guadagni la stima e la fiducia che merita.