Una notizia clamorosa quella con la quale si è risvegliata la Giunta pentastellata di Virginia Raggi, sindaco di Roma, già alle prese con la grana riguardante le dimissioni, dell'ormai ex assessore all’Ambiente Paola Muraro, dopo che quest'ultima ha ricevuto un avviso di garanzia, indagata per il ruolo di consulente dell'Ama, l'azienda che si occupa dello smaltimento dei rifiuti in Roma. Questa mattina invece, a fare rumore è l'arresto, eseguito dai carabinieri del nucleo di via In Selci, di Raffaele Marra, capo del personale del campidoglio, e l'uomo di maggior fiducia del sindaco Raggi.

L'indagine, condotta dal procuratore aggiunto Paolo Ielo, che ha visto finire in manette anche Sergio Scarpellini, noto costruttore e operatore del settore immobiliare, accusato di aver pagato delle tangenti a Marra, fa riferimento all'inchiesta, sulla compravendita di case Enasarco ,risalente al 2013, quando quest'ultimo era a capo del dipartimento politiche abitative del Comune di Roma durante la giunta Alemanno.

Attualmente le forze dell'ordine stanno effettuando delle perquisizioni in Campidoglio. Marra, che, per alcuni anni ha collaborato anche con l'allora presidente del Lazio Renata Polverini, si ricorderà, che inizialmente doveva svolgere le funzioni di vicesindaco nella giunta capitolina, braccio destro del sindaco del Movimento 5 Stelle Virginia Raggi.

La sua nomina, però, ha scatenato una vera e propria rivolta di una parte della dirigenza pentastellata, costringendo il Primo Cittadino a ritirare la sua proposta, per evitare di far saltare il banco. Quella che ha portato all'arresto di Marra, è stata una settimana infuocata per il Comune di Roma, iniziata questo giovedì, con la Guardia di Finanza entrata in municipio per ottenere alcuni documenti riguardanti alcune nomine dubbie della nuova giunta.

Inoltre, come già detto, a tutto ciò si sono aggiunte le dimissioni dell’assessore all’Ambiente Paola Muraro, la quale ha rimesso le sue deleghe nelle mani del sindaco Raggi, che le ha tenute per sé.