"La Lega Nord ha portato la propria posizione che riteniamo essere quella espressa dal popolo domenica: il popolo vuole votare e non gradisce Renzi."

Queste le prime dichiarazioni rilasciate dal vice segretario del Carroccio Giancarlo Giorgetti al termine della consultazione al Quirinale con il Capo dello Stato Sergio Mattarella, che seguono esattamente la linea tracciata dal segretario federale della Lega Matteo Salvini sin dalle prime ore del dopo referendum che ha visto la netta affermazione del NO e le conseguenti dimissioni del Presidente del Consiglio Matteo Renzi.

"Tra una settimana, se non ci saranno risposte chiare sul voto, noi scendiamo in piazza: il 17 e il 18 dicembre siamo pronti per una raccolta firme per elezioni subito. Questa la nostra risposta a Renzi e Mattarella", rincara la dose Salvini, aggiungendo che la Lega non ha intenzione nè di far passare inutilmente altro tempo dietro i litigi interni del Partito Democratico, nè di prendere parte ad alcun tipo di Governo che non sia l'espressione del voto e della volontà dei cittadini.

Neanche la legge elettorale sembra essere un problema per il Carroccio che si è detto disponibile ad andare al voto anche con una delle leggi già utilizzate in passato e che sono state dichiarate "assolutamente costituzionali e che possono essere pronte in un solo giorno".

Anche sul fronte interno il segretario leghista spinge sull'acceleratore dichiarando di avere pronta una proposta unica che metterà insieme tutti i "Popoli" d'Italia, da Nord a Sud, in un unico soggetto politico.

Da superare le ultime, seppur numericamente non troppo rilevanti, resistenze interne al partito di chi vorrebbe limitare, in nome di un anacronistico secessionismo, l'azione politica relegandola al solo Nord Italia, il che, ovviamente, precluderebbe ogni velleità di accreditarsi quale forza di Governo Nazionale.

Nel frattempo, nel mondo dei social network, risulta essere ai primi posti della classifica l'hashtag #votosubito lanciato subito dopo il referendum dal segretario leghista e diventato in pochissimo tempo un tormentone virtuale.