Iniziata la settimana che porta a Natale, con interessanti Sondaggi politici di IPR e Tecnè. Ambedue gli istituti di ricerca hanno rilevato le intenzioni di voto ai partiti, riscontrando una perfetta parità tra Pd e M5S. Inoltre, hanno ipotizzato una situazione con un eventuale partito di Matteo Renzi, che andrebbe a raccogliere addirittura più punti dello stesso PD. Di seguito vi illustreremo tutte le percentuali nel dettaglio.

IPR e Tecnè: l’ex Premier meglio del suo partito

IPR rileva un testa a testa tra Partito Democratico e Movimento 5 Stelle, entrambi quotati al 30%, mentre alle loro spalle c’è un’altra coppia a parimerito con il 13%: Lega Nord e Forza Italia.

Segue Fratelli d’Italia con il 4,5%, che precede di una lunghezza Sinistra Italiana (3,5%), mentre Nuovo Centrodestra si attesta al 3%, raccogliendo tanto quanto gli altri rimanenti. Tecnè, invece, registra una disparità tra il partito di Matteo Salvini e quello di Silvio Berlusconi, con quest’ultimo avanti con il 14,5% contro l’11,5% del primo. In testa sempre PD e M5S con il 30%. Rimangono identici i valori di FdI e NCD, mentre per SI abbiamo un dato inferiore (3%). Di conseguenza, racimolano di più le altre liste (3,5%).

Mettendo da parte l’attuale scenario, vediamo cosa accadrebbe nell’eventualità che l’ex Premier dovesse entrare in scena con un suo partito, di cui si chiacchiera in questi ultimi giorni.

IPR vedrebbe in vetta i grillini con il 30%, mentre a sfidarli andrebbe proprio Matteo Renzi, visto che raccoglierebbe il 21%. Il PD, invece, coglierebbe solo l’11%, addirittura meno di Lega Nord (13%) e Forza Italia (12%). La situazione per Tecnè sarebbe leggermente differenze. In testa sempre i pentastellati (31%), mentre il neo partito del CSX raggiungerebbe il 19%.

La terza forza del Paese sarebbe il Partito Democratico (14%), che in questo caso precederebbe FI (13%) e LN (11,5%). Dunque, neppure è nato, che già ci sarebbero molti cittadini pronti a seguire Matteo Renzi, a conferma del fatto che non c’è stato un calo nelle sue preferenze. Difficile, però, che in quel caso trovi poi un accordo con quello che diventerebbe il suo ex partito.

Ma allo stato attuale dei fatti, questo scenario lo proietterebbe al ballottaggio contro il movimento di Beppe Grillo. Prima di lasciarvi, vi invitiamo a seguirci per avere aggiornamenti sui sondaggi elettorali.