Bruciando letteralmente le tappe, il presidente del consiglio incaricato, On. Paolo gentiloni ha comunicato i nomi che costituiranno il suo governo.

Il prossimo passo dopo la nomina dei Ministri sarà quella del giuramento nelle mani del Capo dello Stato verso le ore 20.00 di oggi, cui seguirà anche il simbolico passaggio della campanella, emblema della presidenza del consiglio dei ministri dalle mani del presidente uscente Matteo Renzi a quelle del nuovo premier. Moltissime le conferme poche le novità. Escluso il partito di Verdini che minaccia di togliere la fiducia al governo.

Il dettaglio

Presidente: Paolo Gentiloni, Partito Democratico.

Già Ministro degli Esteri nel Governo Renzi.

Interno: Marco Minniti, già sottosegretario in forza PD.

Esteri: Angelino Alfano già ministro dell’interno degli ultimi due governi. Segretario di Nuovo Centro Destra.

Difesa: Roberta Pinotti. Anche la Senatrice Pinotti, sempre in forza al partito democratico, mantiene il suo dicastero.

Economia: Piercarlo Padoan. Conferma per il Ministro all’economia che dovrà gestire il delicato caso Monte dei Paschi.

Sviluppo Economico: Carlo Calenda. Conferma anche per l’esponente PD ex di Scelta Civica.

Infrastrutture e Trasporti: Graziano Delrio. Anche il renziano Delrio mantiene lo stesso ministero assegnatogli da Matteo Renzi.

Politiche Agricole: confermato il ministro Maurizio Martina.

Ambiente: Gian Luca Galletti. Anche il rappresentante UDC mantiene il ruolo assegnatogli da Matteo Renzi.

Istruzione: Valeria Fedeli, senatrice PD vicepresidente dell’attuale Senato. Una delle poche novità del governo Gentiloni.

Lavoro: Giuliano Poletti è confermato al ministero del Lavoro.

Beni Culturali: Dario Franceschini.

Conferma per l’ex segretario ad interim del PD ai Beni e le Attività Culturali.

Salute: Conferma anche per la rappresentante di NCD Beatrice Lorenzin.

Semplificazione Pubblica: Marianna Madia. La giovanissima ministra PD mantiene il suo ministero.

Sport: Il fedelissimo renziano Luca Lotti prende la delega allo sport.

Rapporti con le regioni: Enrico Costa.

L’ex sottosegretario alla giustizia appartenente ad Area Popolare viene nominato ministro senza portafoglio alle regioni.

Rapporti con il parlamento: Anna Finocchiaro, storica esponente DS ed oggi PD, diventa ministra senza portafoglio.