Il primo leader del fronte del 'NO' a presentarsi dinanzi alle telecamere della stampa è stato Matteo Salvini. I seggi erano chiusi da pochi minuti e gli exit poll davano già una prospettiva di quello che sarebbe stato un risultato nettissimo e sfavorevole alla riforma Boschi. "Un risultato eccezionale - ha detto il leader del Carroccio - contro tutto e tutti, la vittoria del popolo contro i poteri forti. Ora siamo pronti al voto con ogni legge". Quando Matteo Renzi ha ufficializzato le proprie dimissioni, il segretario della Lega Nord ha pubblicato un post sulla propria pagina Facebook.

"Grazie a tutti gli italiani che sono andati a votare, è stata una giornata di legittima difesa e di democrazia". Anche per Beppe Grillo non c'è altra soluzione che andare al voto al più presto. "È la cosa più realistica e concreta da fare", ha detto il leader del Movimento 5 Stelle che si dichiara pronto a ingerire l'amara pillola dell'Italicum. "La legge c'è già - sottolinea - anche se noi l'abbiamo sempre criticata, ma questi partiti farebbero di peggio e legittimerebbero l'insediamento di un governo tecnico alla Monti". Esultano anche i suoi 'delfini'. "Il tempo dell'uomo solo al comando è finito - ha dichiarato Luigi Di Maio - così com'è finito il tempo dell'arroganza al potere". Per Alessandro Di Battista "non ha vinto soltanto il Movimento 5 Stelle ma i cittadini italiani".

Silvio Berlusconi ha seguito lo scrutinio ad Arcore, insieme ai suoi collaboratori. Il suo commento a caldo è stato breve e con una sprizzata di ironia, come nel suo stile: "Si! Ha vinto il No. Gli italiani riscattano la democrazia".

D'Alema: 'Votare adesso non sarebbe responsabile'

Massimo D'Alema, tra i 'big' del PD che hanno votato contro la riforma, ha espresso il suo parere subito dopo il voto, accennando anche al futuro della segreteria.

"Il Governo si dimette ma non mi pare che Renzi abbia parlato di dimissioni da segretario. A questo punto il presidente della Repubblica deve dare in tempi rapidi un nuovo incarico per la formazione del nuovo Governo perché ci sono due scadenze importanti: la legge di bilancio e la nuova legge elettorale. Andare subito al voto in questa situazione caotica non è responsabile".

Il presidente dell'Associazione Nazionale Partigiani d'Italia ha invece espresso soddisfazione per quella che ha definito "una vittoria della Costituzione contro la mancanza di rispetto per la sovranità popolare ed i diritti dei cittadini. Hanno usato tutti gli strumenti possibili - ha sottolineato Carlo Smuraglia - dal denaro alla stampa, dai poteri forti agli stranieri. Ma il popolo italiano ha dato una grande dimostrazione di maturità".