REGGIO Calabria - L'Aeroporto dello Stretto continuerà a operare, almeno per qualche mese. La regione ed il comune di Reggio Calabria hanno messo a disposizione le somme necessarie affinché i curatori della Sogas, la società di gestione dello scalo reggino dichiarata fallita, mantengano in vita le attività in attesa che l'Enac scelga il nuovo gestore.

REGIONE - Nel pomeriggio, con una nota ufficiale, il dipartimento regionale lavori pubblici ha comunicato il versamento di oltre 900 mila euro, annunciato vari mesi fa ma effettuato solo ora. "Alla prospettata interruzione delle attività dell’aeroporto di Reggio Calabria e dei corrispondenti servizi pubblici - scrive la Regione - sono correlate rilevanti criticità di ordine pubblico e sociale, avuto riguardo anche al diritto alla mobilità dei cittadini della regione, già notevolmente inciso dall’interruzione delle attività dell’aeroporto di Crotone”.

COMUNE - In serata il sindaco di Reggio Calabria, durante una seduta del consiglio comunale in seduta straordinaria, ha comunicato l'impegno di 100 mila euro per supportare l'esercizio provvisorio. "Vogliamo il rispetto dei livelli occupazionali - ha detto Giuseppe Falcomatà - e tempi brevi per la scelta del nuovo gestore dello scalo. La continuità territoriale è stata riconosciuta attraverso una legge del 2003 ma riteniamo fondamentale che Alitalia rimanga a Reggio Calabria". Il consiglio comunale ha successivamente approvato all'unanimità un documento con un duplice obiettivo: fornire elementi al Tribunale per prorogare l'esercizio provvisorio e ribadire che la città vuole con forza il mantenimento dell'aeroporto dello Stretto.

DELRIO E I 50 DIPENDENTI ALITALIA - Un messaggio chiaro alla vigilia dell'incontro fondamentale, in programma a Roma, tra il Ministro dei Trasporti Graziano Delrio, il governatore della Calabria Mario Oliverio, il sindaco di Reggio Giuseppe Falcomatà ed altri esponenti politici calabresi. In tale occasione si cercherà di dissuadere Alitalia dall'idea di abbandonare lo scalo reggino e si cercheranno soluzioni anche per l'aeroporto di Crotone.

Rispetto allo scalo reggino, in ballo non ci sono soltanto i voli effettuati dall'ex compagnia di bandiera per Roma, Milano e Torino, ma anche il futuro dei circa 50 dipendenti addetti ai servizi di terra, che rischiano di perdere il posto di lavoro.