Donald Trump licenzia l'attuale responsabile della giustizia Sally Yates, che ordina al Dipartimento di non difendere in tribunale il decreto sull'immigrazione del presidente. Yates "ha tradito il dipartimento della giustizia rifiutando un ordine sancito a protezione dei cittadini americani" afferma la Casa Bianca. Donald Trump nomina responsabile della giustizia reggente Dana Boente, procuratore del distretto orientale della Virginia. Resterà in carica fino a quando Jeff Sessions, nominato da Trump ministro della Giustizia, non sarà confermato dal Senato.

Il ministro reggente Yates in tutta risposta ordina al dipartimento della giustizia "di fare il dovere giurato" e difendere l'ordine esecutivo sull'immigrazione e i rifugiati. Ed è subito protesta nel mondo e negli Stati Uniti, contro il bando del neopresidente Trump contro l'immigrazione clandestina. L'Onu lo definisce "un atto illegale e meschino". Mentre un sondaggio rivela che gli americani disapprovano il lavoro del neopresidente. Come riportato dal tycoon, facendo riferimento al suo predecessore: "Tutto ciò è molto simile a ciò che fece Obama nel 2011 dopo l'attacco alle torri gemelle, bandì i visti per i rifugiati dell'Iraq per 6 mesi". Intanto Theresa May e Vladimir Putin si preparano all'incontro con Trump.

La Casa Bianca respinge le critiche dei diplomatici sul bando del presidente Trump, che vieterebbe l'ingresso negli USA da sette paesi a maggioranza musulmana: "Se non aderiranno a questo programma possono lasciare il paese", ha detto il portavoce Sean Spicer ai giornalisti ed ha aggiunto: "Si tratta di sicurezza per il popolo americano".

Washington lancia la sfida legale al bando

Il procuratore generale dello Stato di Washington oggi lancia la sfida legale contro il presidente degli Stati Uniti Donald Trump, in merito all'ordine esecutivo di chiudere le frontiere negli USA da parte di sette paesi musulmani. Il procuratore generale Bob Ferguson è il primo a lanciare la sfida, definendola "anti americana e ingiusta".

"Se il bando fosse stato annunciato con settimane di preavviso, immediatamente si sarebbero precipitati "I Cattivi" nel nostro paese. Agendo tempestivamente si scongiura una catastrofe". Così Trump ha giustificato la decisione di vietare l'ingresso a immigrati e rifugiati di sette paesi di musulmani.