Milioni di persone hanno manifestato in tutto il mondo contro l’insediamento di Donald Trump alla Casa Bianca. Tutto è cominciato la notte dopo le elezioni negli Stati Uniti. L’avvocatessa in pensione Teresa Shook non poteva credere a quello che stava succedendo: Donald Trump, il candidato con una campagna elettorale basata su messaggi discriminatori e violenti, vinceva sulla candidata del Partito Democratico, Hillary Clinton. Disperata, Shook creò quella stessa sera un evento privato su Facebook, con la possibilità di invitare altri amici, per assistere all’Inauguration Day di Trump a Washington e manifestare contro.

Il gruppo era aperto a poche persone, ma il giorno dopo aveva 10mila membri.

In un’intervista al quotidiano The New York Times, l’avvocatessa ha raccontato: “Quando mi sono svegliata il fenomeno era di dimensioni incredibili. Non ho mai pensato ad un piano così, non ho mai pensato che un’idea casuale poteva avere questo successo. Mi sono semplicemente detta ‘dobbiamo protestare’”. Secondo Shook, il senso di giustizia sociale si è svegliato in molte persone. In momenti come questi, i cittadini diventano attivi e non si arrendono davanti alla realtà.