L’ Islanda finalmente ha il suo governo. Dopo più di due mesi dalle Elezioni le forze politiche islandesi hanno raggiunto un accordo per guidare il paese. Ancora una volta, il primo ministro sarà espressione del Partito dell’ Indipendenza, nella persona del suo leader Bjarni Benediktsson. La coalizione formatasi, tendente al centro destra, potrebbe aprire la strada dell’Unione Europea all’isola scandinava. Nonostante l’opposizione del Partito dell’Indipendenza infatti, gli alleati di governo propendono verso l’europeismo. Ufficialmente non si è ancora parlato comunque della questione, con le trattative che si interruppero nel 2013 proprio a causa della vittoria del partito dell’Indipendenza.

Tuttavia qualche interrogativo anche a livello di stampa internazionale scaturisce dal fatto che anche il nome di Benediktsson era stato fatto allo scoppio dello scandalo Panama Papers.

La maggioranza non è molto solida, appena 32 deputati su 63 ed è formata da 3 partiti: Il partito dell’Indipendenza che è il più consistente, il Partito Riformista (Rinascita) e infine Futuro Luminoso. Rinascita è sostanzialmente una branca moderata del Partito dell’Indipendenza nata nel 2016, mentre Futuro Luminoso centrista ed europeista, tendente più verso il centro sinistra, riesce ad andare al governo nonostante abbia perso due seggi rispetto alle elezioni precedenti.

Già a novembre le 3 formazioni cercarono inutilmente un accordo di governo.

In seguito fallirono nell’impresa anche il Partito Verde e il Partito Pirata.

I Nomi del governo

Di seguito i nomi del governo Benediktsson che sarà anche il primo per il presidente della Repubblica Guðni Thorlacius Jóhannesson. La presenza femminile sarà garantita da quattro ministre, di cui due del partito dell'Indipendenza.

Partito dell’Indipendenza:

Bjarni Benediktsson, Primo Ministro.

Guðlaugur Þór Þórðarson, Ministro degli affari esteri.

Sigríður Á. Andersen, Ministro della giustizia.

Jón Gunnarsson, Ministro dei trasporti, sviluppo regionale e affari municipali.

Kristján Þór Júíusson, Ministro dell’ educazione.

Þórdís Kolbrún Gylfadóttir, Ministro del turismo, industria e innovazione.

Partito Riformista – Rinascita:

Benedikt Jóhannesson , Ministro delle finanze.

Þorgerður Katrín Gunnarsdóttir, Ministro della pesca e dell’ agricoltura.

Þorsteinn Víglundsson, ministro degli affari sociali e delle pari opportunità.

Futuro Luminoso:

Óttarr Proppé, ministro della salute.

Björt Ólafsdóttir, ministro dell’ ambiente e delle risorse naturali.