Nichi Vendola rilascia un’intervista al Fatto Quotidiano in cui si prende parte della responsabilità per il fallimento della Sinistra in Italia. Il due volte governatore pugliese respinge fermamente, però, la proposta dell’ex sindaco di Milano, Giuliano pisapia, di una alleanza del cosiddetto Campo Progressista con il Pd guidato dal neoliberista Matteo Renzi. Vendola prende in esame anche le motivazioni del voto negli Usa, dove un miliardario conservatore come Donald Trump è diventato il “vendicatore del ceto medio impoverito”. Duro anche l’attacco nei confronti della socialdemocrazia europea, schiacciata sulle politiche di austerity della destra.

Porte aperte, infine, al dialogo con il M5S su lotta alla precarietà e difesa dell’ambiente. L’unica soluzione, dunque, sarebbe “far risorgere la sinistra” che ha lasciato a papa Francesco la prerogativa di criticare il capitalismo. Fare, insomma, come Antonio Gramsci il quale, di fronte alle sconfitte delle idee socialiste, continuò a coltivare il “pessimismo dell’intelligenza” ma, allo stesso tempo, conservò “l’ottimismo della volontà”.

Vendola contro Pisapia

Secondo l’ex leader di Sel, la proposta dell’amico Pisapia di alleanza tra una nuova Sinistra (Campo Progressista) e il Partito Democratico a trazione renziana sarebbe “velleitaria” perché “non si misura con la realtà” e non si spende in “nessuna analisi degli effetti del riformismo renziano”.

Il vero problema della Sinistra a livello mondiale è quello di essersi piegata alle “ricette economiche della destra”. Nel nostro paese, poi, Renzi avrebbe “realizzato il programma di Berlusconi” aggredendo “i diritti del mondo del lavoro”, provando poi a smorzarne gli effetti con il contentino “dell’avanzamento sul terreno dei diritti civili” (vedi coppie di fatto).

Vendola fa anche autocritica rispetto al fallimento della coalizione di centrosinistra, ItaliaBeneComune, che nel 2013, candidato premier Pier Luigi Bersani, scontò gli effetti del sostegno offerto all’ultrà europeista Mario Monti.

La mancanza di idee e di iniziativa della Sinistra 2.0 avrebbe portato anche al ‘disastro ideologico’ della classe operaia e del ceto medio americano che si sono rivolti al tycoon di destra Trump per cercare un riscatto economico e sociale.

Per questo Vendola respinge la visione di un contrasto insanabile con il M5S e, anzi, spinge al dialogo con i grillini su temi come reddito di cittadinanza, lotta alle disuguaglianze e difesa dell’ambiente. Tutte questioni ‘di sinistra’ difese ormai soltanto da quelle che vengono definite “diverse forme di populismo”. Ecco perché - secondo il compagno di Ed Testa con cui ha avuto anche un figlio attraverso la fecondazione eterologa - il vero tema “non è rifare il centrosinistra”, ma mettersi all’opera per “far risorgere la sinistra”. Per Vendola il vero significato della Sinistra è “essere innanzitutto un pensiero critico verso questo capitalismo finanziario”.