E' firmata dalla lega la nuova proposta di legge che vorrebbe vietare l'uso del burqa in tutta Italia. Il divieto dovrebbe essere applicato a tutti i luoghi pubblici, come è già previsto per il passamontagna e i caschi. Andiamo a conoscere i dettagli della proposta.

La proposta della Lega

Il consigliere regionale del Veneto, Alberto Villanova, ha messo a punto un nuova proposta di legge, secondo la quale, verrebbe vietato l'uso del burqa in Italia "così come già avviene in Francia e in Belgio". Il Movimento Cinque Stelle sembrerebbe essere scettico e il Pd non approverebbe, ma la Lega è irremovibile e avrebbe già incontrato l'appoggio della destra.

Il velo integrale è utilizzato abitualmente nei paesi come l'Afghanistan, l'Arabia saudita e la Penisola araba, ma in Francia e in Belgio è stato già vietato per motivi di sicurezza. La lega chiede l'integrazione delle norme penali che vietavano la copertura del volto senza giustificato motivo nei luoghi pubblici. Il consigliere Villanova ha anche proposto di istituire una pena per chi non vorrà far rispettare la normativa alle donne con insulti e violenze, applicando una multa da 10.000 a 30.000 euro e la reclusione da 4 a 12 mesi.

Attualmente indossare il burqa non è considerato un reato anche se a Novara ad esempio, una donna dopo essere entrata a volto coperto alle Poste, è stata multata di 500 euro poiché il Sindaco della città aveva elargito un ordinanza comunale che ne vietava l'uso negli uffici pubblici.

Chi appoggia la proposta

Tra le varie critiche, c'è anche chi appoggerebbe la proposta, come la deputata del Carroccio, Barbara Saltamartini, che ha dichiarato di essere "assolutamente d'accordo" visto che il velo integrale è una dimostrazione di sottomissione totale della donna che rappresenta un insulto per la società occidentale; appoggio anche da parte della deputata di Forza Italia, Daniela Santanchè, che ha dichiarato che già lei nel 2007 aveva proposto di vietare il burqa in tutta l'Italia. "Una legge alla libertà" ha proseguito la Santanchè, ammettendo di averlo indossato una volta e di essersi sentita come in una prigione.