Oggi in commissione finanza al Senato doveva essere verificato il Decreto sulle banche e c'era la possibilità che venisse inserito la richiesta fatta dall'opposizione, soprattutto dal M5S, della divulgazione delle liste dei grandi debitori insolventi. Invece tutto questo non è passato.

Niente black list

Banche in crisi e liste dei profili SI, black list con nomi e cognomi NO! E' questo il compromesso uscito dalla commissione finanza del Senato, che ha bocciato l'emendamento del M5S che chiedeva i nomi dei grandi debitori insolventi. Il tema banche è incandescente, quanto basta per infiammare la protesta della Lega e dei 5Stelle.

Scaldare l'aula che proprio oggi affrontava il "Decreto salva risparmio". Secondo Salvini "i banchieri vengono salvati e vengono aiutati gli amici degli amici e. Loro chiedono che venga fatta chiarezza e se nel caso dovessero approvare il Decreto così com'è, minaccia di circondare il palazzo".

La proposta di pubblicare i nomi dei debitori insolventi l'aveva sollevata qualche settimana fa, il Presidente dell'ABI, Antonio Patuelli, creando prima stupore e poi a freddo, anche qualche critica. Mescolare i nomi degli insolventi a causa di rovesci di crisi economiche di settore con quelle degli insolventi che hanno speculato, non investito; creare un'unica gogna presenta rischi di sistema e soprattutto assolve completamente i manager delle banche.

Chi magari sul territorio ha condiviso responsabilità chiudendo un occhio con gli amici degli amici.

Il Governo presto a chiedere la fiducia

Il Governo ha effettuato degli aggiustamenti al Decreto che non sono piaciuti ai 5Stelle e alla Lega, né a FI, che aveva posto la black list come condizione per votare il Decreto. Non è bastata a placare le opposizioni neppure la norma che fissa un tetto per gli stipendi dei manager delle banche in crisi.

Il clima è teso e pieno di sospetti e il Governo, visto i tempi stretti, si accinge a chiedere la fiducia.

Molti all'opposizione scommettono che il Decreto passerà, ma ci sono malumori anche all'interno del PD, soprattutto della minoranza e concentrando i sospetti, di una scivolata sulle banche per accelerare le urne, sulle file renziane, nonostante nessuno creda possibile sgambetti sulle banche.

97 mln per il golf

Il Decreto deve essere convertito entro domenica i punti di attacco quanto a questione banche sono molteplici. C'è una polemica per un fondo di 97 milioni per finanziare la Ryder Cup di golf, da parte di 5Stelle e Lega e un'altra sulla commissione bicamerale d'inchiesta sulle banche. Le forze politiche sono divise sul perimetro d'indagine: 4 banche mps su tutto il sistema, sulla presidenza Zanetti come sembrava volere il PD, da FI e ai 5Stelle, un coro di NO, per l'ex viceministro troppo vicino oggi a Verdini.

E' giusto sapere i nomi dei debitori insolventi delle banche, visto che vengono salvate con i soldi pubblici. E visto che la richiesta era stata fatta da Patuelli, il Presidente dell'ABI (associazione Bancaria Italiana), si gridava già alla vittoria di tutti, invece le cose sono andate diversamente.

E fa specie vedere che, invece, ci saranno con una corsia prefenziale tutti quei soldi per una competizione sia pur importante e internazionale come la Ryder Cup. Però, appunto è ironico pensare che ci saranno tanti soldi per il golf e non ci sarà una "mazza" per i nomi dei debitori che si celano dietro a dei profili.