Per il momento Massimo D’Alema non lo ha nemmeno fondato un nuovo partito, frutto della paventata scissione dal Pd del segretario Matteo Renzi. Ma la presentazione del movimento Consenso per un nuovo centrosinistra’, avvenuta sabato scorso a Roma, sta riscuotendo uno strepitoso successo. O, almeno, questo è quanto riferisce il Corriere della Sera che, in un articolo di Monica Guerzoni, cita il caso di Piero Latino, fino a ieri sconosciuto coordinatore dei comitati referendari ‘Io scelgo No’, messi ora al servizio della nuova creatura dalemiana ‘Consenso’.

Secondo il Corriere, Latino sarebbe stato “letteralmente assalito” dai parlamentari a rischio rielezione durante la sua recente visita a Montecitorio. Un clima da stadio nei confronti del mai rottamato D’Alema che si spiega, forse, con i sorprendenti risultati dei sondaggi che danno il nuovo partito della sinistra tra l’11 e il 14%.

Tutti i nomi

“Da sabato ho il telefono in tilt e la casella mail intasata”, avrebbe dichiarato Latino. Ma quali sono i nomi dei misteriosi politici in fila per una poltrona griffata Massimo D’Alema? In testa al gruppo ci sarebbe l’ex sindaco di Roma, disarcionato con la forza da Renzi, Ignazio Marino. A sentire il quotidiano di via Solferino, il chirurgo “parla direttamente con D’Alema”.

Voci insistenti danno pure Giuliano pisapia nell’orbita dalemiana. L’ex primo cittadino di Milano era dato fino all’altro giorno come sicuro fautore di una alleanza sinistra-Renzi, ma il richiamo al ritorno alle origini potrebbe persuaderlo.

Per quanto riguarda la sinistra Pd, proprio ieri Pier Luigi Bersani non ha più escluso categoricamente la scissione.

Pezzi del calibro di Miguel Gotor, Nico Stumpo, Cecilia Guerra, Danilo Leva, Davide Zoggia, ma anche i battitori liberi Felice Casson e Walter Tocci, sarebbero già pronti al ‘salto della quaglia’. Con le valigie in mano anche alcuni, se non tutti, i cuperliani. Gianni Cuperlo compreso? Altra corrente quella facente capo a Michele Emiliano, governatore pugliese fresco candidato alla segreteria di quel Pd che sarebbe pronto a spaccare.

Con lui, il suo braccio destro Francesco Boccia, la sempreverde Livia Turco, Valdo Spini e persino il socialista Bobo Craxi.

Il raggio d’azione di D’Alema spazia, comunque, da nord a sud. Dagli eurodeputati Massimo Paolucci e Antonio Panzeri, passando per i presidenti di Regione Sergio Chiamparino, in Piemonte, Enrico Rossi in Toscana e il già citato Emiliano in Puglia. Ulteriori rinforzi potrebbero giungere dal movimento ‘Possibile’ di Pippo Civati, oltre che dal blocco rappresentato dalle diverse anime di sinistra Italiana come Stefano Fassina, Nicola Fratoianni e Alfredo D’Attorre.