Nel corso della direzione nazionale del Pd di questo martedì 21 febbraio, il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano, in un attesissimo intervento ha spiegato i motivi che lo hanno convinto dentro al Partito, nonostante la decisione di altri esponenti della "sinistra" interna di uscire per dare vita a un nuovo progetto politico. Ecco cosa ha detto.

Michele Emiliano: 'Mi candido a segretario del PD'

Ecco le parti salienti dell'intervento letto da Michele Emiliano in Direzione PD: "Sono stati giorni molto difficili. Mi rendo conto che anche l'estremo tentativo di Cuperlo di mediazione difficilmente verrà accolto dalla maggioranza. Ribadisco che mi candiderò alla segreteria del PD perché questa è casa mia, casa nostra e nessuno può cacciarmi via. L'abbiamo costruita insieme a Prodi, a Fassino, Rutelli, Veltroni, Franeschini e a milioni di altri italiani. Siamo la più grande forza della storia del centrosinistra italiano. Il segretario-Premier ha perso il referendum senza mantenere la promessa di ritirarsi dalla politica, nonostante questo in molti gli restano fedeli. Ma io non ho paura di mostrare le mie idee: Enrico Rossi e Roberto Speranza sono persone perbene, di grande spessore umano e politico che sono state offese e bastonate con arroganza, ironia e mancanza di rispetto. L'ex segretario si è dimostrato di essere il più soddisfatto della scissione, significa che ha paura dei loro argomenti. Mi candido nonostante il tentativo di Renzi di vincere il Congresso ad ogni costo e con ogni mezzo, approfittando di aver avuto per 3 anni tutto il potere e mediatico di questo paese: ha fretta e non vuole concedere ai suoi avversari il tempo di girare l'Italia per spiegare le proprie ragioni. Sa che se così fosse ne risulterebbe indebolito. Nonostante il poco tempo a disposizione proverò a candidarmi".

Poi ha proseguito: "Ho provato anche domenica in Assemblea in tutti i modi a evitare una scissione con la sinistra del partito.

Ho aspettato un gesto del segretario che invece ha irriso tutti noi non replicando e oggi non ha neppure partecipato a questa Direzione. Lui invece ha reso vani tutti i tentativi di poter evitare questa sconfitta. La voglia di andare via era tanta, ma restiamo per trasformare e riprenderci il diritto di cittadinanza in questo partito".