Si svolge questo 24, 25 e 26 febbraio a Roma la "Costituente delle idee" organizzata da Possibile, il movimento di Pippo Civati che ha radunato centinaia di militanti provenienti da tutta Italia per definire le proprie proposte programmatiche della prossima fase. Subito prima dell'inizio dei lavori vi è stato un simpatico siparietto di Civati con Nicola Fratoianni, da poco eletto segretario nazionale di sinistra Italiana, hanno preso un caffè assieme davanti ai fotografi, prima di soffermarsi a parlare fra loro.

Blasting News li ha intervistati entrambi per sondare quanto sono reali le voci che danno molto vicina la costituzione di un gruppo parlamentare unitario fra Sinistra Italiana e Possibile alla Camera.

Ecco che cosa ci hanno detto.

Fratoianni: 'Ci sono le condizioni per battaglie comuni con Possibile'

E' possibile un'unità d'azione con Civati, in una fase nella quale a sinistra prevale la divisione?

"Sì, è possibile e necessario. Sono qui dove si fa la buona politica, quella di cui c'è bisogno: si discute di cose concrete e non di formule politiche astratte come i campi larghi o stretti. Si parla di idee di cui ha bisogno il Paese e su esse con Possibile abbiamo molte cose in comune: dobbiamo indicare con radicalità l'alternativa a scelte che negli ultimi anni hanno aumentato la povertà e la disuguaglianza. Discutere di ciò di cui ha bisogno l'Italia, perché la politica quando è bella parla delle cose vere":

Si parla molto anche di una possibile unità dei gruppi parlamentari di Sinistra Italiana con Possibile, che ne pensa?

"In Parlamento siamo entrambi all'opposizione e votiamo sempre le stesse cose. Credo che ci siano le condizioni, me lo auguro, per definire insieme sul piano parlamentare e nell'autonomia delle varie componenti, dei punti di battaglia politica comune. Quello che succede in Parlamento deve tornare a essere legato alle cose che si fanno e si condividono"

Civati: 'Si guardi insieme a un progetto politico'

La sinistra sta subendo tante divisioni in questi giorni, voi cosa proponete?

"Noi vogliamo andare in controtendenza, uniamo attorno all'unica cosa che ci potrebbe unire su un progetto di Governo. Abbiamo un'idea di politica che non è quella di ceto politico, che in questi giorni appare come un album delle figurine Panini dove cambiano le maglie ma i volti sono sempre gli stessi; invece noi pensiamo che debbono esserci molti leader e molte competenze.

In questa tre giorni siamo aperti al contributo di tutti quelli che vogliono contribuire".

Quale tipo di dialogo avrete con chi sta uscendo dal PD?

"Avremo un dialogo più fuori dal Parlamento che dentro, non ho ancora capito che cosa stanno combinando. L'idea di dare la fiducia a Gentiloni è molto forte perché non mi pare possano condizionarlo: è un'operazione molto parlamentarista. Mentre fuori per me ci deve essere una sola forza che rappresenta la sinistra. Non dico "a sinistra del Pd" perché esso da ormai molto tempo non parla più alla sinistra".

Nell'immediato è possibile un'imminente collaborazione con Sinistra Italiana in Parlamento?

"Questa recente vicenda di Sinistra Italiana ci è dispiaciuta perché le forze anziché scindersi dovrebbero riunirsi, anche con un atteggiamento pluralista, nel senso che non c'è solo una formula.

Per noi non ci sono problemi, né ci sono mai stati, ero al congresso di SI nello scorso weekend, oggi loro sono qui, siamo aperti davvero. L'importante è che non si faccia una somma o aggregazione vecchio stile, ma che insieme si guardi a un progetto politico. Questa è la nostra idea".