L’istituto di ricerche LORIEN ha diramato i dati degli ultimi Sondaggi politici. Le intenzioni di voto ai partiti mostrano sostanzialmente una difficoltà di quelli attualmente al Governo (Partito Democratico e Nuovo Centrodestra), mentre la sinistra più estrema e il CDX crescono. In flessione è anche il Movimento 5 Stelle, ma perdendo meno, si trova adesso al comando della classifica. A seguire vi mostriamo quanto rilevato e il giudizio sull’Esecutivo guidato dal premier Paolo Gentiloni.

LORIEN: crescita per Lega Nord e CDX

Il Pd, come accennato poc’anzi, si trova a dover lasciare la leadership.

Infatti, perdendo addirittura il 3,1% rispetto alla rilevazione precedente, si porta in seconda posizione con il 28,5%. Il M5S, nonostante la flessione dell’1,9%, riesce a compiere il sorpasso, attestandosi al 29,9%. Prosegue l’incremento da parte di Lega Nord. Il partito di Matteo Salvini guadagna l’1,9%, salendo così al 14,2%. Forza Italia mantiene in parte il passo (+0,5%), venendo quotato al 12,3%. Piccolo aumento anche per Fratelli d’Italia con AN (+0,1%), che si trova al 3,9%. Gli altri di CDX sono allo 0,7% (+0,6%). Resta immutato il valore di Scelta Civica (0,1%), mentre Italia dei Valori dimezza il suo valore (0,2%). Stabili gli altri di CSX (0,1%). A beneficiare del crollo del partito di Matteo Renzi è anche Sinistra Italiana (+0,3%), che si attesta al 3,8%, mentre gli altri di SX raddoppiano il loro valore (2%).

Infine, ci sono le restanti liste all’1,2% (+0,8%). Nel complesso abbiamo il CDX in testa, dato che raccoglie in tutto 31,1%. In questa maniera si assicurerebbe un posto al ballottaggio, dove allo stato attuale andrebbe il movimento di Beppe Grillo.

LORIEN ha chiesto un parere ai cittadini circa l’operato del Governo di Paolo Gentiloni.

Appena il 27% degli intervistati ha espresso giudizio positivo. Secondo il 43% degli italiani dovrebbe urgentemente occuparsi dei problemi economici dell’Italia. Tra i compiti da svolgere il prima possibile, troviamo l’approvazione di una legge elettorale per consentire di andare al voto (richiesta dal 21%). Secondo il 17% dei cittadini chiamati a rispondere al quesito, dovrebbe dimettersi immediatamente, mentre il 12% pensa sia meglio rendere stabile il Paese per qualche mese prima di andare alle urne.

C’è poi l’11% che ha risposto di proseguire con le riforme avviate precedentemente da Matteo Renzi. Prima di lasciarvi, vi ricordiamo di seguirci cliccando sul tasto in alto, per avere aggiornamenti sui sondaggi elettorali.