Il parere negativo espresso dal Campidoglio sul progetto del nuovo stadio della A.S. Roma - che dovrebbe sorgere nella zona di Tor di Valle, sulle sponde del Tevere - non “rappresenta assolutamente una bocciatura” definitiva. A dichiararlo è stato domenica scorsa l’ex vice sindaco della Capitale, ora assessore allo Sport, Daniele Frongia. Il fedelissimo della sindaca Virginia Raggi ha così provato a stoppare sul nascere le polemiche di tifosi e simpatizzanti giallorossi contro il blocco del progetto stadio. A complicare la vita al M5S ci si è messo pure l’allenatore della Roma Luciano Spalletti che, con la sua irruzione davanti alle telecamere di Sky Sport, ha lanciato un appello a costruire finalmente l’impianto con la parola d’ordine, divenuta subito un hashtag virale, FamoStoStadio.

Appello spallettiamo subito rilanciato su twitter dal capitano Francesco Totti e da Alessandro Florenzi. Un nuovo incontro tra l’amministrazione grillina e la società di Trigoria per discutere del progetto è comunque fissato per martedi 7 febbraio.

Le parole di Spalletti

“A Roma va fatto lo stadio, famo ‘sto stadio. E non solo a Roma, lo stadio, gli stadi, vanno fatti per tutte le squadre in tutta Italia. È l’argomento d’oggi”. Con queste brevi ma chiarissime frasi, l’allenatore della Roma ha cercato di dare un’accelerazione all’approvazione del progetto del nuovo impianto che il presidente giallorosso, James Pallotta, insieme al costruttore Luca Parnasi, ha in programma di costruire. Il problema, come rilevato più volte anche dall’assessore all’Urbanistica, Paolo Berdini, è la mostruosa cubatura di cemento utile per costruire i grattacieli attigui al campo da gioco.

Troppa per una Capitale già messa in ginocchio da abusi edilizi e carenza di collegamenti e servizi.

Obiezioni a 5 Stelle più che fondate, ma che stanno comunque creando forti malumori nella tifoseria. Per questo Frongia è stato costretto a precisare dalle frequenze di Radio Radio che “è stato prodotto quel parere tecnico degli uffici, ma il mese in più che abbiamo richiesto serve proprio per valutare il progetto fino a conclusione.

E quel parere non è assolutamente una bocciatura”. L’assessore allo Sport, romanista dichiarato, annuncia l’intensificazione dei contatti tra le due parti, cercando così di “tranquillizzare i tifosi”, peraltro già scesi sul piede di guerra su tv e radio locali ben prima del grido di battaglia spallettiano “FamoStoStadio”.