Questo lunedì 27 febbraio nella trasmissione "L'aria che tira" di La7 è intervenuto il deputato Nico Stumpo, fra i fuoriusciti del Pd e tra i fondatori del Movimento Democratici e Progressisti. Incalzato dalle domande della conduttrice Myrta Merlino, il deputato ha rivelato alcuni retroscena degli ultimi giorni prima della scissione.

Stumpo:'Ci hanno offerto i capilista bloccati e anche altro'

Stumpo ha parlato della scissione dicendo: "Ipotizziamo che noi fossimo rimasti nel PD e avessimo vinto il Congresso, come prima cosa avremmo abolito Jobs Act, Buona Scuola e fatto una legge sui voucher radicalmente diversa. Ecco, Renzi e i suoi sarebbero rimasti in quel PD? Non credo. Noi abbiamo posto un tema politico, il PD doveva essere il punto di equilibri di tanti e non invece di uno solo che comanda e decide. Il problema insomma non era la data del congresso o i posti, ma la cultura politica del partito. Ci sono state telefonate nelle quali ci hanno proposto degli accordi sui posti, non solo i capilista bloccati, ma anche altro su come si fanno i congressi. Cose che non voglio approfondire. Noi invece ad esempio i capilista bloccati li vogliamo abolire. Io non intendo più discutere del PD, ormai noi facciamo altro". Poi ha aggiunto: "Ricordo che nell'ultima Direzione avevamo proposto al PD di appoggiare il Governo Gentiloni per tutta la Legislatura, ma evidentemente la maggioranza del PD non si è voluta vincolare.

Il centrosinistra in questo momento ha una maggioranza e può fare una legge di stabilità utile alle persone che hanno bisogno, migliore rispetto alla prossima legislatura quando potrebbe avere la metà dei parlamentari".

'Il Movimento Democratici Progressisti non è un partito predefinito, ma siamo in progress'

Successivamente Stumpo è entrato nel merito del nuovo Movimento Democratici e Progressisti, dicendo: "Noi non vogliamo essere un partito predefinito, ma qualcosa in progress, diciamo una start up, che vuol parlare al centrosinistra per poi presentarsi alle elezioni. Ci chiamiamo Articolo 1 Movimento Democratici e Progressisti. L'acronimo immagino sarà MDP, ma queste sono cose giornalistiche.

Il nostro nuovo soggetto prima di presentarsi in Parlamento lo ha voluto fare pubblicamente all'aperto, come sabato scorso al Testaccio. L'amalgama del PD non ha prodotto un ottimo pane, invece bisogna ritrovarla andando fra le persone, in mare aperto".