Trump si è insediato nella Casa Bianca, e ora è l'attuale presidente degli Stati Uniti D'America. Fin da quando era candidato alla carica più volte ha fatto parlare di sé in svariati modi. L'ultima notizia che scuote l'America è la decisione di rimuovere il veto che impedisce di fare propaganda politica all'interno di strutture religiose. La legge in questione è il Johnson amendment (essa prevede il divieto di fare politica il chiesa, pena la perdita delle esenzioni fiscali), e Trump ha promesso di "distruggerla completamente".

Cosi facendo Trump manterrebbe parte delle sue promesse elettorali, cioè quella di poter far partecipare le chiese alla vita politica (aiutando cosi la destra religiosa), senza il pericolo di perdere le agevolazioni fiscali per gli istituti religiosi.

Rispetto della libertà di religione: il 2° emendamento che potrebbe divenire realtà a breve

Un altro punto su cui Trump vuole intervenire è la creazione di un emendamento che sancisca la libertà religiosa. Questa legge affermerebbe che in nome della propria religione, le organizzazioni religiose e i credenti stessi possano avere piena libertà di potere contro ciò che vada contro i principi del loro credo. Portando esempio, se un medico è cristiano e gli venisse imposto di effettuare un aborto, in nome della sua religione potrà rifiutarsi di eseguire il suo lavoro per motivi che vanno contro i suoi principi.

Anche un sacerdote, o un membro amministrativo che dovrebbe sposare due uomini in un matrimonio gay potrà rifiutarsi di celebrare l'evento senza incorrere in pene.

Il presidente Trump: buono a cattivo?

La domanda che ora molti si pongono è se Trump si possa considerare un buono o un cattivo. Sarà davvero giusto aumentare la libertà dentro un istituto religioso a tal punto di fare propaganda politica? E in nome della religione o del proprio credo un istituto o una persona può negare di svolgere il proprio dovere? Ad ognuno di noi la libertà di pensare nel bene o nel male di queste possibili nuove leggi.