È arrivato questa mattina, lunedì 13 marzo, presso l’Aula della Camera, il biotestamento, un testo base che prevede la possibilità di presentare un documento definito “vincolante” al medico, contenente la richiesta di rinuncia sia alla nutrizione, sia all'idratazione artificiale. È stato inoltre previsto un Presidio dei Radicali e dell’Associazione “Luca Coscioni” davanti a Palazzo Montecitorio. Tutt'ora in Italia non esiste una normativa riguardante questo tema, attuale più che mai e in proposito ci si avvale di alcuni articoli della nostra Costituzione che conferiscono al cittadino italiano la possibilità di poter decidere a quali trattamenti sanitari opporsi o avvalersi.

Biotestamento: cos'è? Facciamo chiarezza

Il testo sul Biotestamento sopra citato non contiene alcuna normativa riguardante il suicidio assistito o l’eutanasia. Si tratta di un testo composto da ben 5 articoli che fanno emergere quelli che sono i diritti del paziente, come ad esempio essere sempre informato sulle sue reali condizioni di salute o sulla diagnosi, sulla prognosi e su tutti i pro e i contro delle terapie alla quale viene sottoposto. Il medico deve accettare le condizioni, secondo quanto espresso dal paziente all'interno del biotestamento, salvo alcune eccezioni. All'interno del testo vi è una parte che, tra tutte, è stata quella più discussa e maggiormente al centro delle attenzioni: questa è contenuta all'interno del Dat (Disposizioni Anticipate di Trattamento) che prevede la possibilità che il paziente stesso ha di decidere a quali cure mediche sottoporsi in futuro, nell'ipotesi che possa in un’epoca futura presentarsi la possibilità di non potersi esprimere date le condizioni di salute in cui potrebbe ipoteticamente versare.

Ad oggi possiamo affermare che il testamento biologico, alla Camera, sembra essere in una posizione favorevole dato che la maggioranza potrebbe avvalersi del voto positivo di coloro che fanno parte del movimento 5 stelle, che hanno dichiarato di accettare il Biotestamento solo nel caso in cui non vengano successivamente apportate modifiche. I centristi, Lega Nord e Forza Italia, al Senato hanno invece optato per il secco “no” che potrebbe creare rallentamenti nell'approvazione del biotestamento.