Il direttore dell'FBI James Comey ha affermato lunedì, in occasione della dichiarazione di apertura della prima udienza pubblica tenutasi al Congresso, che l'agenzia ha aperto un'indagine sulla campagna del neo presidente Donald Trump, supponendo la possibile implicazione della Russia nell'esito dei risultati elettorali dello scorso novembre. L'autorizzazione per l'apertura dell'inchiesta era stata infatti ottenuta dal Dipartimento della Giustizia, affinché il servizio federale di polizia giudiziaria potesse verificare un'eventuale comunicazione coordinativa tra il Cremlino e l'allora aspirante presidente multimiliardario.

Indagine FBI sul coinvolgimento della Russia nella vittoria di Trump

"Si tratta di investigare sulla natura dei legami tra individui legati all'equipe della campagna Trump e il governo russo, per determinare se si è verificata una coordinazione tra questa e gli sforzi russi", ha dichiarato James Comey in presenza dei congressisti, aggiungendo che l'inchiesta non si limiterà ad indagare sul caso Trump. Essa, infatti, si assumerà la responsabilità di determinare il grado di coinvolgimento dell'equipe Trump nel caso della violazione del sistema informatico del Comitato Nazionale del Partito Democratico americano e la pubblicazione della corrispondenza elettronica di John Podesta, direttore della campagna di Hillary Clinton.

Inoltre, in seguito alle dimissioni di Michael Flynn, consigliere della sicurezza nazionale del presidente, avvenute lo scorso 13 febbraio, l'inchiesta si fa di piombo. La stampa aveva infatti rivelato i legami tessuti con il Cremlino e le ingenti somme di denaro che egli avrebbe percepito da parte dei media russi al servizio del potere.

Adam Schiff, rappresentate del DNC (organismo direttivo del Partito Democratico USA) ha dichiarato con perplessità che non erano al corrente della presenza di un rapporto di consenso tra i russi e i sostenitori della campagna Trump per l'intervento sul risultato elettorale.

"Molte persone dell'equipe Trump, e il presidente in persona, hanno dei legami con la Russia e gli interessi della Russia; cosa che, fino a qui, non è definita come un crimine", ha espresso Schiff. Se questi legami risultassero aver favorito le politiche della potenza russa, non potremmo esimerci dal definirlo come uno storico tradimento.