"L’Italia – finalmente e con grave ritardo – da’ piena attuazione alla Convenzione di New York del 1989 sui diritti del fanciullo, ratificata dal nostro paese nel 1991 e costruita intorno al superiore interesse del minore". Lo afferma l'On Andrea Maestri (Possibile) commentando l'approvazione avvenuta nella giornata di ieri della nuova legge riguardante le misure di tutela in favore degli stranieri non accompagnati. Secondo il Parlamentare, grazie a questo risultato sarà finalmente possibile disciplinare il divieto di respingimento e gestire l'accoglienza dei minori che richiedono asilo e risultano vittima di tratta.

Si tratta di "un provvedimento a cui abbiamo concretamente contribuito" sottolinea l'On Maestri, ricordando l'emendamento all'art. 8 sul rimpatrio assistito e volontario, finalizzato a tutelare il delicato momento riguardante la decisione del rimpatrio, salvaguardando il superiore interesse del minore.

Possibile impegna il Governo a garantire i fondi agli enti locali

Oltre all'emendamento riguardante il rimpatrio, Possibile ha avanzato anche un Ordine del Giorno, con il quale impegna il Governo ad "assicurare agli enti locali le risorse necessarie" affinché le strutture dedicate all'accoglienza possano preferire sempre l'affido familiare.

Un ulteriore passo in avanti verso la tutela dei minori, italiani e stranieri; tema che per l'On Andrea Maestri esprime "una delle mie ragioni di vita e l'oggetto del mio impegno umano, professionale e politico da anni".

Il contesto dell'approvazione della nuova legge

L'approvazione della legge è avvenuta nella giornata di ieri alla Camera in terza lettura senza ulteriori modifiche, con 375 voti favorevoli e 13 contrari.

In merito al nuovo provvedimento, nelle scorse ore è arrivato il commento del Garante dei minori Filomena Albano, che ha parlato di un "passo in avanti importante sul fronte dei diritti". Non sono mancati apprezzamenti dalle organizzazioni internazionali, a partire dall'Unicef che ha definito l'Italia all'avanguardia nella tutela dei profughi e rifugiati minorenni ed un modello per gli altri Paesi europei.

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